Ultime notizie

6 Luglio 2015

Agenti immobiliari, un altro esposto all'Antitrust contro le banche che vendono case

di C.G.

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Prosegue senza esclusione di colpi la battaglia scoppiata tra agenti immobiliari e istituti di credito che stanno cercando di sbarcare in grande stile sul mercato della casa.

Dopo le mosse di Fiaip, ci prova Fimaa (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari) che ha depositato presso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato un esposto contro l’ingerenza delle banche nel settore dell’intermediazione.

Le banche che si apprestano ad entrare nel mercato immobiliare – sostengono gli agenti Fimaa - non possono considerarsi mediatori e di fatto non lo sono, non essendo terze nei confronti dei clienti-consumatori, di cui conoscono condizioni economico-patrimoniali e abitudini.

La costituzione delle società di intermediazione delle banche (Unicredit, Intesa San Paolo ed altre) contrasta, pertanto, irrimediabilmente con i principi che sono alla base delle norme che regolano la mediazione".

“La terzietà è il requisito cardine alla base del rapporto di mediazione - insiste Valerio Angeletti, presidente nazionale Fimaa - : se questa viene meno non si può assolutamente definire tale rapporto come di mediazione né definire il soggetto che opera nei confronti delle due parti (acquirente e venditore) come mediatore”.

Gli istituti di credito, infatti, intendono impadronirsi del mercato degli immobili mettendo di fatto al servizio delle loro società di intermediazione immobiliare gli stessi dipendenti delle banche per contattare i clienti, promuovere la mediazione degli immobili e rimpinguare così il proprio portafoglio commerciale.

Con questo sistema, lo scopo delle banche è quello di occuparsi dell’intera filiera dell’immobiliare: dall’acquisizione, alla compravendita dell’immobile, all’erogazione del mutuo.

Magari offrendo agevolazioni, in odore di concorrenza sleale, che schiaccerebbero gli unici soggetti che garantiscono la terzietà tra acquirente e venditore e cioè gli agenti immobiliari e i mediatori creditizi”.

“Unicredit a inizio anno, per esempio, ha dichiarato - continua Angeletti - di aver collocato nel mercato circa 10mila unità immobiliari.

Collocare vuol dire acquisire l’immobile trovare l’acquirente, stipulare un contratto preliminare e percepire la provvigione: da conoscitori del settore, ci sembra infatti improbabile che i pochissimi collaboratori di Subito Casa, senza usufruire di vere sedi operative dedicate, riescano a gestire un portafoglio incarichi di circa 10mila immobili.

Riteniamo che in tale situazione ci siano delle evidenti anomalie, provate dai documenti raccolti dalla Federazione e presentati all’Antitrust: doveroso quindi che l’Autorità verifichi per la tutela dei clienti-consumatori e la trasparenza del mercato". 

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: Lendlease: MIND continua a crescere con i cantieri di WestGat