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Inserita, nella legge di Bilancio, la norma che incentiva la costruzione e la compravendita di abitazioni ad alta efficienza energetica. La norma prevede la possibilità di detrarre dall’IRPEF la metà dell’IVA pagata per l’acquisto di residenze in classe A e B, vendute sia da Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) immobiliari sia da imprese di costruzione.
Si tratta di una prima misura di allineamento del nostro Paese alle best practices europee, dove l’incentivo all’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica ha portato in questi ultimi anni alla realizzazione di investimenti crescenti nel settore residenziale da parte degli OICR immobiliari: nel 2021 nell’Unione Europea gli investimenti sono stati di circa 90 miliardi di euro, con l’Italia che registra volumi inferiori a 800 milioni di euro.
La norma potrebbe funzionare da volano per il rinnovamento del patrimonio residenziale italiano, costituito da 12,5 milioni di edifici, di cui solo poco più di un quarto (26,6%) ha meno di 40 anni e solo un decimo (9,8%) meno di 20 anni. Potrebbero quindi trovare un impiego strategico grandi volumi di risparmio privato, gestito dalle OICR immobiliari, direttamente sul territorio nazionale. Il settore residenziale possiede infatti le caratteristiche di redditività e di resilienza che lo rende soluzione di investimento privilegiata per fondi pensione, assicurazioni e gestori di capitali pazienti.
Silvia Rovere, presidente di Confindustria Immobiliare: “Siamo soddisfatti perché quello approvato non è un bonus slegato da ogni prospettiva strategica ma è un provvedimento che ha la natura di un vero e proprio incentivo, che può modificare le prospettive di investimento, migliorare l’utilizzo del risparmio da parte delle famiglie e orientare in senso sostenibile le stesse scelte urbanistiche. È una norma che lavora sul lato della domanda per incentivare l’offerta: esattamente quello di cui c’era bisogno. E va dato atto al Parlamento e al Governo di aver compreso il valore di una tale proposta. Coinvolgere i gestori professionali del risparmio è un segnale importante. È un primo passo, un primo tassello di politica economica che incide sull’economia reale e che dà il segno di un cambiamento, proprio perché inserito in una legge di bilancio con limitate risorse. È una norma che vale per dodici mesi ma che avrà senz’altro ricadute negli anni successivi e che può facilmente diventare strutturale”.
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: JLL: Q1 2025, 2,7 mld di investimenti capital markets in Italia
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