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10 Marzo 2023

Buzzi Unicem respinge le accuse: no coinvolgimento nella controllata russa

di red

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"Siamo al corrente di una campagna denigratoria, intrapresa da inizio febbraio nei confronti di Buzzi Unicem che mira a incrinare la reputazione della società. La diffusione dei contenuti si è verificata attraverso post sui social network e/o messaggi diretti". 

È quanto si legge in una nota della società che fa riferimento ai "contenuti diffusi dalle organizzazioni che affermano che Buzzi Unicem, società corrente in Italia, è in qualche modo coinvolta nelle attività svolte dalla controllata Slk Cement, società corrente in Russia, tendenti a sostenere la guerra di aggressione contro l'Ucraina". 

Buzzi Unicem, con un comunicato del 12 maggio scorso, ha chiarito la decisione di cessare con effetto immediato qualsiasi coinvolgimento operativo nell'attività svolta dalla controllata Slk Cement in Russia e sospendere tutte le iniziative strategiche e gli investimenti nel Paese. "Ciò significa - spiega la nota - nessun coinvolgimento del nostro management nel processo decisionale riferito a iniziative di carattere locale e azioni commerciali". 

Slk Cement è un'entità domiciliata in Russia che opera esclusivamente all'interno del Paese ed è quindi soggetta alla legislazione nazionale. Il pagamento delle imposte e la mobilitazione dei dipendenti nell'esercito non sono decisioni discrezionali, ma obblighi legali all'interno della giurisdizione russa. 

"Queste implicazioni - sottolinea la società - sono indipendenti dalla proprietà e non sono in alcun modo influenzate dall'appartenenza a un gruppo internazionale. Contrariamente a quanto affermato, Buzzi Unicem è presente in Ucraina dal 2001 ed è uno dei principali produttori di cemento e calcestruzzo preconfezionato del paese". 

Nonostante le perdite finanziarie subite a seguito dell'invasione russa, Buzzi Unicem "non ha interrotto le operazioni in Ucraina, sta continuando a fornire prodotti ai clienti ucraini, pagare le imposte e fornire lavoro e aiuto umanitario ai suoi quasi 1000 dipendenti e famiglie nel Paese".

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