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Dati importanti quelli diffusi questa mattina dall'Istat sulle compravendite di case e sui mutui: dopo una serie di indicazioni positive, ma che ancora non segnavano una rotta certa, arriva il segnale del cambio di passo.
La svolta è timida e tutta in salita: nessuno si fa illusioni, ma intanto – scrive l'istituto di via Balbo - il mercato immobiliare chiude il 2014 con una crescita dell’1,6% sul 2013, per un totale di 594.431 trasferimenti a titolo oneroso di unità immobiliari (il calcolo è fatto utilizzando fonti notarili, come d'abitudine per l'Istat).
Dopo sette anni di calo, il 2014 segna quindi l'inversione di tendenza tanto attesa, a cui ha dato un contributo decisivo il quarto trimestre.
Il risultato dei tre mesi che chiudono l'anno (168.456 scambi, +4,9% sullo stesso trimestre del 2013) ha contribuito infatti all'andamento positivo dell'anno, così come quelli del primo (+1,3%) e del terzo (+3,7%).
Mentre nel secondo trimestre si era registrato un calo del 3,1%, che aveva aperto l'ipotesi sgradevole di un risveglio del mercato a singhiozzo.
Il rischio sembra, se non proprio sventato, almeno accantonato.
Bene anche la situazione sul fronte di finanziamenti per la casa: il 2014 è un anno di crescita anche per loro, con un +9,2% sul 2013 per un numero complessivo di mutui pari a 278.447 a livello nazionale.
Gli aumenti più decisi, al di sopra della media nazionale, si registrano al Sud (+13,6%), al Centro (+12,8%) e nelle Isole (+11,2%).
Con 77.368 rogati, è ancora il quarto trimestre 2014 a fare da protagonista: il passo avanti sullo stesso trimestre dell’anno precedente è stato del 13%.
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