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25 Novembre 2024

4 Settembre 2015

Casa: nel Centro-Nord il record di over 60 che vende la nuda proprietà

di I.L.

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Nel corso del primo semestre 2015, si è registrato un incremento della vendita di immobili in nuda proprietà: +20% rispetto allo steso periodo dell’anno precedente. In tutta Italia sono 97mila gli anziani che hanno già scelto questa formula, soprattutto nelle grandi città, a partire da Bologna, come emerge da un'analisi di Confabitare.

Questi pensionati hanno un’età media di 75 anni e percepiscono una pensione media mensile di poco superiore ai 1.100 euro.

Le transazioni in nuda proprietà (che rappresentano il 9,5 % del totale delle transazioni), vedono inoltre un calo degli atti tra familiari (per motivi successori e fiscali) e un aumento di quelli propriamente di mercato.

A vendere, nella maggior parte dei casi (soprattutto al Nord e nelle grandi città) sono persone anziane che hanno scarsi legami con la famiglia, oppure sono privi di eredi diretti, e hanno bisogno di liquidità per continuare a mantenersi, conservando la disponibilità dell'immobile.

Il costo sempre maggiore che registra la gestione di un immobile, soprattutto a causa dell’appesantimento della tassazione che grava sulla casa, costringe di conseguenza gli anziani a dover ricorrere alla vendita della propria abitazione.

Il primato del ricorso degli anziani alla vendita in nuda proprietà spetta all’Emilia Romagna con oltre il 39%, segue il Lazio con il 18%, il Piemonte e Lombardia con il 16%, la Toscana con il 10% e la Liguria  con l’8%.

Anche per quanto riguarda l’analisi riferita alle grandi città emerge che al nord questo sia  un fenomeno più diffuso rispetto alle altre zone di Italia (come illustrato nella tabella dati in allegato).

Il ricorso alla vendita della nuda proprietà consente di monetizzare dalla cessione dell'immobile senza perdere il diritto abitativo (usufrutto) e, quindi, permette di mantenere la stessa qualità di vita integrata da una nuova liquidità, ottenuta senza ricorrere a indebitamenti.

Dall'altra parte, chi acquista ha la possibilità di effettuare un investimento a medio- lungo temine e, inoltre, entra in possesso di un immobile senza dover pagare l'IMU, in quanto l'imposta ricade sull'usufruttuario.

“Questo preoccupante fenomeno che va sempre più diffondendosi - spiega Alberto Zanni, Presidente nazionale di Confabitare – è sintomo della pesante crisi che colpisce soprattutto la fascia dei pensionati, sempre più debole, deve portare il Governo a prendere provvedimenti ormai non più procrastinabili.

Per questo motivo abbiamo scritto al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, al Ministro del lavoro Giuliano Poletti e a tutti i capigruppo di Camera e Senato affinché vengano assunti tutti i provvedimenti necessari per dare una risposta a questo problema”.

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