Ultime notizie

17 Febbraio 2016

In Parlamento i 5Stelle contro Barclays

di Enrico Casadei

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Dopo il fallimento dei quattro piccoli istituti di credito italiani, la tempesta adesso si sta spostando su un big del settore e per di più straniero: Barclays. Il Movimento 5 Stelle ha depositato un’interpellanza parlamentare a prima firma Vilma Moronese per chiedere al Governo di intervenire al più presto sul caso della banca britannica con filiali sparse in tutto il mondo.

Nello specifico si chiede “di verificare la bontà del controllo da parte degli organismi di vigilanza ed eventualmente di convocare il Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio, al fine di risolvere questa spiacevole situazione”.

La spiacevole situazione di cui parla il Movimento fondato da Beppe Grillo nascerebbe dai mutui venduti dalla banca: mutui fondiari in euro a tasso variabile indicizzati al franco svizzero. Vale a dire che gli interessi e il capitale da restituire alla banca dipendono dal comportamento del tasso di cambio fra euro e franco svizzero. Nello specifico, Barclays consigliava ai clienti mutui in moneta unica con tassi più bassi grazie al fatto che il Libor (tasso d’interesse di mercato a cui le banche si scambiano prestiti in franchi svizzeri) era più basso dell’Euribor, omettendo di comunicare che questo differenziale dei tassi, che aumenta il margine di guadagno dell’istituto bancario, scarica sul cliente il rischio di cambio. Ma non è tutto. Nel contratto sarebbe stata inserita una clausola che prevedeva in caso di richiesta di estinzione anticipata, che l’importo del capitale residuo vada prima convertito in franchi svizzeri al tasso di cambio convenzionale fissato nel contratto di mutuo e successivamente riconvertito in euro al cambio rilevato il giorno del rimborso. Questo creerebbe un danno ulteriore e se ne sono accorti i mutuatari costretti a restituire cifre più elevate di quelle previste al momento di estinzione anticipata. Come noto, dalla fine del 2014 il franco si è rivalutato nei confronti dell’euro in scia alla decisione della Banca Centrale del Paese di far fluttuare il franco sul mercato invece che tenerlo fisso. Decisione che ha portato il franco ha alla parità con l’euro.

Secondo il M5S, “la mancanza di trasparenza della banca nei confronti dei clienti risulta essere un elemento fondamentale che ha probabilmente ingannato i mutuatari. È naturale che molti clienti siano stati attirati dai bassi tassi di interesse che il mutuo indicizzato offriva qualche anno fa”.

“Ma la banca – si chiedono sardonici i grillini – li ha informati adeguatamente sui rischi di un mutuo legato ad un'altra valuta? Anche se fosse, comunque, sembra che Barclays mandasse gli estratti e i piani di ammortamento alle famiglie debitrici solo in euro e non in franchi svizzeri”.

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: IGD: crescita sostenibile al cent