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28 Luglio 2015

Investimenti immobiliari in Italia, è il momento degli asset class alternativi

di C.P.

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Continua a crescere il volume degli investimenti immobiliari in Italia: nel primo semestre dell’anno hanno toccato quota 3,6 miliardi di euro: oltre il doppio di transato rispetto al primo semestre 2014, secondo i dati elaborati da CBRE Italia.


 

Il capitale straniero si conferma protagonista, rappresentando l’80% degli investimenti totali del primo semestre, con quasi 2,9 miliardi investiti.

La metà del capitale investito proviene dagli Stati Uniti, seguiti da Medio Oriente e UK.

Gli stranieri, come Tristan, Cerberus, TPG, KKR, hanno scelto prevalentemente di scommettere su portafogli immobiliari.

Tornano gli investimenti nel settore direzionale di Milano e, con quasi 1 miliardo di euro investiti nel primo semestre: il dato semestrale è il più elevato dall’inizio del 2000.


 

“I risultati della prima parte dell’anno si confermano positivi, nonostante i timori legati alla situazione finanziaria e politica Europea e globale - conferma Alessandro Mazzanti (foto), Ceo di Cbre Italia  -.

Le macro-tendenze in atto lasciano prevedere che l’asset class immobiliare continuerà ad essere più attraente rispetto alle altre ancora per qualche anno.

La fiducia degli investitori nell’Italia si sta rafforzando, grazie anche ai primi segnali di ripresa dell’economia reale emersi nei primi mesi dell’anno: la produzione industriale ha mostrato per la prima volta da anni segni di ripresa e le vendite nel commercio hanno finalmente interrotto la spirale negativa.

Unito a ciò, la maggiore liquidità disponibile sui mercati e il nuovo capitale in ingresso in Europa, soprattutto dall’Asia, continueranno a favorire l’immobiliare.”

Da segnalare anche l’esaurimento graduale di prodotto prime e la crescente ricerca di rendimenti elevati: due fattori in grado di spostare il target di un numero maggiore di investitori verso asset class alternative (centraline telefoniche, caserme, hotel, mix- used, etc), che hanno già rappresentato il 53% del volume investito nel semestre in esame.

“La carenza di prodotto Investment Grade - prosegue Mazzanti - si conferma oggi uno degli elementi principali che potrebbe rallentare il volume futuro degli investimenti in Italia nei prossimi mesi.

Due canali importanti per favorire la crescita dello stock Investible nei prossimi mesi/anni saranno gli NPLs e la gestione attiva degli immobili esistenti”.


 

“A questo proposito – conclude il Ceo – il Governo sta cercando di rendere più semplice la dismissione di NPLs e a giugno ha approvato un decreto che consente di dedurre i crediti svalutati dalle banche in un anno anziché in cinque, allineando l’Italia ai principali Paesi europei.

Sta inoltre studiando la possibilità di gestire i crediti in sofferenza attraverso la creazione di una bad bank, ciò che potrebbe rendere il mercato più dinamico nel futuro. Infine, la maggior parte del prodotto disponibile oggi sul mercato è costituita da immobili che necessitano di un’intensa attività di asset management.

L’auspicio per il futuro è che il mercato sia in grado di rispondere con proposte in linea con la domanda del mercato per gestire in modo efficiente ed efficace gli immobili, allargando l’offerta di prodotto a nuove tipologie come student housing, health care,residenziale/multifamily etc.

In questo modo avremo maggiori possibilità di attrarre anche nuovi capitali, internazionali e non, che già sono approdati nei mercati più maturi Europei”.

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi