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18 Gennaio 2016

MutuiOnline rialza le stime sulle surroghe, Tecnocasa vede un 2016 rosa

di red

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Come per le previsioni meteo anche oggi è una giornata di dati in controtendenza sul mercato immobiliare: da un lato l’Osservatorio di MutuiOnline rende noto il numero di surroghe per mutui nel secondo semestre dell’anno appena concluso evidenziando come oltre i due terzi dei mutui erogati siano delle surroghe o sostituzioni, dall’altro l’Ufficio Studi di Tecnocasa propone le proprie previsioni rosee per il 2016, anno in cui i prezzi dovrebbero stabilizzarsi e le compravendite salire.   
  
Nel dettaglio secondo le certificazioni del l’Osservatorio di MutuiOnline, nel secondo semestre del 2015 il 54,2% delle richieste di mutuo hanno avuto ad oggetto una surroga o una sostituzione, contro il 35,3% finalizzate all’acquisto della prima casa. 
  
La ricerca analizza l’evoluzione degli ultimi dieci anni. Il numero di surroghe e di mutui per la prima casa ha avuto un andamento ad onda, all’aumentare del primo diminuiva il secondo e viceversa. Nel dettaglio, nei primi sei mesi del 2005 le surroghe e le sostituzioni si attestavano al 3,9% mentre i mutui prima casa al 77%, all’opposto a fine 2008 i due dati si erano livellati rispettivamente al 42,9% e al 46,6%. Si è verificata poi un’altra espansione dei mutui per la casa, ritornati a 76% a metà 2012 contraendo le surroghe al 7,5%. Attualmente, come detto, i mutui per la prima casa si sono dimezzati e le richieste di surroghe e sostituzioni toccano quasi il 55%. Per quanto riguarda poi i mutui effettivamente erogati la situazione degli ultimi sei mesi del 2015 è ancora più a favore delle surroghe e sostituzioni: la percentuale sale al 66,7% dei mutui totali contro il 27,1% per acquistare un’abitazione. L’importo medio delle richieste di mutui si è attestato a 123.873 euro, stabile rispetto a dieci anni fa, in deciso calo rispetto al picco di 145 mila euro di fine 2009. Andamento similare per l’importo dei mutui effettivamente erogato che a fine dicembre 2015 è ammontato a 117.161 euro. 
  
Per quanto riguarda invece le previsioni del gruppo Tecnocasa sul 2016 a firma di responsabile ufficio studi Fabiana Megliola i segnali solo positivi. “Il mercato immobiliare ha finalmente intrapreso la strada dell’uscita da una crisi molto lunga e si sta avviando verso una fase caratterizzata dalla stabilità dei prezzi e dall’aumento delle transazioni. I segnali che arrivano dalle reti Tecnocasa e Tecnorete sono positivi: c’è desiderio di acquistare casa grazie alla fiducia ritrovata e ad un accesso al credito decisamente migliorato negli ultimi mesi e che dovrebbe confermarsi anche per il futuro”.   
  
“Non dimentichiamo però che quello delle banche resta comunque un atteggiamento prudente e attento. Il repricing continuerà prevalentemente per le soluzioni usate ma anche per le nuove costruzioni che non sono state ancora collocate sul mercato. L’interesse per queste ultime tipologie immobiliari c’è, così come verso l’efficienza energetica, ma nei mesi appena trascorsi il vero ostacolo ad un possibile dinamismo di questo segmento di mercato sono stati i prezzi poco accessibili”. 
  
“Ancora una volta la qualità abitativa sarà premiante, con una migliore tenuta delle abitazioni in buono stato e delle soluzioni signorili. Per queste ultime, se situate in zone di pregio, si potrebbe addirittura prevedere un rialzo leggero delle quotazioni. Si potranno avere ancora difficoltà per gli immobili di bassa qualità, che oggi stentano ad essere venduti se non dopo importanti ribassi dei prezzi. Le soluzioni da rimodernare, grazie anche al prolungamento degli incentivi fiscali per la ristrutturazione, potranno suscitare interesse tra i potenziali acquirenti”. 
 
“Il segmento della prima casa sarà vivace ma anche quelli della casa uso investimento e della casa vacanza potrebbero ritrovare vigore grazie ai buoni prezzi presenti sul mercato”. 
  
“Perché tutto questo avvenga, però, occorre ricordare che gli immobili devono essere collocati sul mercato al giusto prezzo perché, se così non fosse, sarà difficile far incontrare domanda ed offerta e il mercato subirebbe un rallentamento. L’eredità più importante che questa crisi ci lascia è proprio una maggiore consapevolezza da parte di tutti gli operatori del mercato, compresi gli istituti di credito, del reale valore dell’immobile”. 
  
Per i prezzi immobiliari il gruppo si aspetta una contrazione per il 2016 compresa tra -2% e 0% mentre le compravendite potrebbero attestarsi intorno a 460-470 mila. “Le grandi città, che già nel 2015 sono apparse più dinamiche, continueranno su questo trend che nel 2016 potrebbe interessare anche i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città”. Mentre sul versante delle locazioni il gruppo prevede una sostanziale stabilità dei canoni.  

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