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25 Novembre 2024

7 Settembre 2015

Padoan torna a parlare di una bad bank per i mutui deteriorati

di A.P.

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Il mercato dei mutui (soprattutto la richiesta, ma anche l'erogato) danno segni di vitalità, anche se resta aperto, e tutto da risolvere, il capitolo dei Npl, non performing loan o asset tossici, dove appunto i finanziamenti per la casa rappresentano una delle voci più consistenti e "a rischio" nei bilanci delle banche italiane.

Per questo, a qualche mese dalle ultime sollecitazioni da parte di Bankitalia - che lo scorso giugno riferiva di una situazione crediti in sofferenza leggermente migliorata - torna in auge il progetto di una bad bank italiana.

Parlando a margine del Workshop Ambrosetti, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, ha infatti dichiarato che l'ipotesi di creare un organismo in cui far confluire i crediti deteriorati delle banche (la bad bank, appunto) non è stata accantonata, ricordando che comunque l'Esecutivo ha già varato misure che accelerano la cessione di suddetti crediti deteriorati.

Fa eco al ministro il consigliere economico del Premier, Andrea Guerra, che punta su un ruolo di primo piano per Cassa Depositi e Prestiti, recentemente riorganizzata: "Cdp può servire per l'internazionalizzazione delle imprese, per le infrastrutture e magari anche per la bad bank" ha detto infatti Guerra.

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