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Superbonus 110%, serve subito regolamento certo e stabile
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Fondazione Inarcassa e Ordine degli Architetti di Roma e provincia hanno inviato due missive indirizzate alle Istituzioni, relative alle problematiche su Superbonus 110% e Sismabonus.
"Siamo di fronte a un paradosso” sostiene il presidente di Inarcassa Franco Fietta, che aggiunge: “prima il Governo interviene con un provvedimento di urgenza per introdurre il superbonus, poi abbiamo atteso diversi mesi prima che si completasse la normativa con i decreti attuativi di competenza del MISE. In rappresentanza dei 170 mila architetti e ingegneri liberi professionisti chiediamo al Governo e agli enti competenti un coordinamento chiaro sulla normativa di accesso alla misura, senza inutili e rigidi vincoli burocratici. Se vogliamo che il superbonus liberi energie e risorse per il sistema Paese, oltre ad estendere le scadenze il più possibile, occorre semplificare le procedure e chiarire una volta per tutte l'ambito di applicazione della misura."
“Il Superbonus – afferma per parte sua Flavio Mangione, presidente dell’Ordine degli architetti - è un provvedimento normativo di notevole importanza e prezioso per la ripresa post-Covid e per la rigenerazione urbana, finalizzata alla sostenibilità e alla sicurezza sismica. Tuttavia stenta a decollare: sono serviti 139 giorni per avere un quadro normativo completo, ci sono continui aggiornamenti e interpretazioni che spesso si contraddicono tra loro”. La confusione, aggiunge Mangione, sarebbe dovuta “all’ipertrofia normativa sul tema Superbonus, a cui si aggiungono le risposte ai quesiti di tre Soggetti distinti: ENEA, Agenzia delle Entrate, MEF, che rispondono a quesiti e interpelli in maniera autonoma e non coordinata”.
Auspicando che la Commissione consultiva, istituita presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in tema di Sismabonus e Superbonus, possa svolgere un ruolo di coordinamento, anche con il supporto degli Ordini professionali e delle organizzazioni che agiscono in rappresentanza degli interessi legittimi dei professionisti dell’area tecnica - continua la nota - riteniamo necessario avere informazioni chiare e corrette non soggette ad interpretazioni.
“Inoltre, aggiungono i professionisti, è fondamentale stabilizzare la norma ed evitare continui aggiornamenti e modifiche in corso d’opera, che agiscono da detrattore per i committenti, per non vanificare l’importante obiettivo normativo di riqualificare dal punto di vista energetico e sismico il nostro patrimonio edilizio”.
“Altrettanto urgente l’avvio di una task force per effettuare controlli nei confronti, soprattutto di General Contractor ed ESCO che, in alcuni casi, come risulta dalla voce dei nostri iscritti, acquisiscono incarichi promuovendo interventi a costo zero, su cui il cittadino non ha alcun controllo e competenza; tutto questo per monitorare il processo e per verificare la serietà delle operazioni, evitando ricadute in termini di danno patrimoniale per lo Stato che, in caso di controlli dell'Agenzia delle Entrate, si potrebbe poi ripercuotere sui singoli proprietari con l’aggravio di sanzioni e interessi”.
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: IGD: crescita sostenibile al cent
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