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1 Dicembre 2014

Valutatori e banche: dove porta la direttiva Ue sui mutui

di C.G.

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Quando effettuano le stime di un immobile, le banche devono assicurare l’applicazione degli standard europei e internazionali di valutazione (o di prendere provvedimenti per assicurare l'applicazione di tali standard nel caso l'operazione sia condotta da terzi).

La misura è una di quelle espressamente incluse nel Mortgage Credit Directive, la famose Direttiva sui mutui 2014/17/Ue, in fase di recepimento nel nostro Paese.

Al tavolo di lavoro voluto dall'Abi (Associazione bancaria italiana) per contribuire al successo delle linee guida sulle valutazioni nel nostro Paese, siede accanto agli altri stakeholders anche Assovib (l’associazione che in Italia rappresenta le società che offrono servizi di valutazione immobiliare per le banche). Le linee guida hanno consentito ai gruppi bancari di rispondere adeguatamente alle richieste della Bce (Banca Centrale Europea) che, nella fase di revisione della qualità degli attivi (Asset quality review) in vista dell’Unione Bancaria, ha indicato gli standard internazionali che devono essere applicati dai finanziatori all’atto della valutazione delle garanzie immobiliari.

Di particolare rilevanza – suggerisce Assovib in una nota - risulta quindi la competenza dei professionisti che si occupano di perizie sugli immobili, come sancito dalla direttiva 2014/17/Ue, la quale può essere dimostrata tramite la qualificazione o certificazione dei professionisti stessi. In Italia ci sono infatti più di 500mila professionisti teoricamente abilitati: la professione di valutatore immobiliare è non è una professione regolamentata (oggi è possibile distinguere invece i professionisti specializzati nella valutazione immobiliare tramite le qualifiche RICS o REV del TEGoVA (European Group of Valuers' Associations) e la certificazione Accreditata ISO 17024).

 Altri temi su cui punta Assovib sono l'indipendenza dei valutatori, una gestione del processo che garantisca rotazione tra i valutatori, il monitoraggio puntuale di ogni fase della valutazione, il controllo qualità su ogni perizia effettuata, la possibilità di effettuare un audit sul processo e sulla singola valutazione e l’accessibilità telematica dei prezzi di compravendita degli immobili, ancora non disponibile.

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