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Ance: serve proroga per il Superbonus, a rischio ipoteche e sicurezza nei cantieri
di red
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“Si è innescata nei cantieri una corsa terribile per ultimare i lavori entro l’anno, mettendo a rischio la sicurezza e la qualità stessa dei lavori. Chiediamo al Governo una mini proroga di due o tre mesi per completare quella parte di lavori legati al Superbonus che ancora può essere finita”. Lo afferma, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, la presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili, Federica Brancaccio.
La presidente dell’Ance sottolinea che «se un lavoro legato al Superbonus non si chiude, l’Agenzia delle Entrate deve recuperare i primi due Sal dai singoli cittadini. Cosa farà? Si ipotecano le case?”, ipotizza Brancaccio, che ricorda: “I lavori in bilico sono soprattutto quelli nelle periferie meno agiate dove i lavori sono iniziati dopo e dove vivono famiglie con redditi medio-bassi”.
In un anno e mezzo, continua Brancaccio, “la situazione dei crediti incagliati non si è sbloccata. Erano 20-30 miliardi, in base alle nostre stime. Ora saranno meno, ma perché nel frattempo sono intervenuti intermediari che speculano e offrono alle imprese edili in ginocchio il 50-60%. Al Paese però costa sempre il 110%. Per questo chiedevamo un intervento delle partecipate di Stato». Una proroga di due o tre mesi, secondo la numero uno dei costruttori edili, consentirebbe, invece, “di abbattere una grossa parte di contenziosi. Chi ha iniziato i lavori a settembre o in ottobre è irresponsabile e non va aiutato. Ma se mancano gli infissi perché arrivati tardi, sarebbe una follia lasciare i cantieri appesi».
L’ipotesi di un ulteriore stato di avanzamento lavori, commenta ancora Brancaccio a Repubblica, “darebbe la possibilità alle imprese di fare un’ultima contabilizzazione, delle tre possibili col Superbonus, anche inferiore al 40% e scaricare il costo per lo Stato su quest’anno, col Patto di stabilità sospeso, anziché il prossimo”.
Infine, e per quanto riguarda le prospettive per il settore edilizio nel 2024, la presidente dell’Ance vede “segnali di flessione. E sono a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro. I lavoratori poi si ricollocheranno, ma non è automatico né scontato il travaso dai cantieri del Superbonus a quelli del Pnrr. Per questo invitiamo il Governo ad evitare il boomerang».
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