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6 Dicembre 2024

Apre Palazzo Citterio a Milano: Mca Mario Cucinella Architects firma l'allestimento

di Red

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E’ stato presentato oggi Palazzo Citterio alla presenza di Angelo Crespi, Direttore Generale della Pinacoteca di Brera, e di Mario Cucinella, architetto e fondatore di MCA – Mario Cucinella Architects, che ha curato l’allestimento del Palazzo.

 Palazzo Citterio è un edificio dove contemporaneità e storia dialogano tra di loro e con la città.

 

Mario Cucinella, Architect & Founder di MCA - Mario Cucinella Architects: "Palazzo Citterio non è un edificio autonomo ma vive in stretta relazione con il contesto in cui è inserito, divenendo parte integrante di una visione più ampia: la Grande Brera, un pezzo di città dentro la città, un sistema di scoperta della bellezza che lì abita. Con questo allestimento, caratterizzato da incursioni contemporanee che dialogano con la storia, abbiamo voluto dare forma a un nuovo modo di concepire i musei. La sfida è quella di addomesticare questi ambienti per farli diventare spazi della quotidianità, capaci di riflettere e raccontare nuovi modi di stare insieme. Palazzo Citterio entra così nelle vite di tutti i giorni, come un luogo in cui esporsi alla bellezza ma anche in cui vivere la comunità e l'incontro".

 

Un tassello di una Grande Brera: una stratificazione architettonica, culturale e di vissuto che diventa tassello di un racconto più ampio in cui contemporaneità e storia dialogano tra di loro e con la città. Palazzo Citterio, storico palazzo settecentesco, sorge nel cuore di Milano in via Brera. Sottoposto nel corso degli anni a diversi interventi di recupero, il Palazzo realizza l'idea della Grande Brera: dare vita, insieme alla Pinacoteca di Brera e alla Biblioteca Nazionale Braidense, a un polo unico delle istituzioni culturali braidensi, ampliando allo stesso tempo gli spazi espositivi dedicati all'arte moderna e contemporanea. MCA - Mario Cucinella Architects ha curato l'allestimento di Palazzo Citterio per quanto riguarda due dei tre piani dell'edificio, il piano terra, con la hall d'ingresso e la corte con il suo Padiglione in legno, e il primo piano che ospita l'esposizione delle collezioni permanenti.

 

L'allestimento che genera comunità: obiettivo del progetto firmato da MCA è quello di restituire alla collettività un pezzo di città dall'alto valore culturale e sociale, simbolo di un rinnovato collegamento tra le diverse anime di Brera. Da qui la scelta di sviluppare spazi "inclusivi", capaci cioè di accogliere, creare comunità e diventare espressioni di una nuova socialità. Gli ingressi di Palazzo Citterio, al civico 12 e 14 di via Brera, entrambi aperti al pubblico, non sono quindi pensati per essere semplici luoghi di accesso, ma diventano essi stessi spazi in cui abitare e vivere la città grazie ad allestimenti che stimolano l'aggregazione e al contempo incuriosiscono i visitatori sul patrimonio artistico lì custodito, come le collezioni Jesi e Vitali. In futuro, sarà possibile entrare a Palazzo Citterio anche dal cortile, collegato all'Orto Botanico di Brera, dove sarà presente un bistrot con vista sul giardino.

 

Il tempietto: collocato nella corte di Palazzo Citterio e accessibile da via Brera 12, un tempietto di forma circolare funge da punto di raccordo tra l'esterno e i vari ambienti della Grande Brera. Una componente contemporanea che dà accesso al giardino accanto all'Orto Botanico offrendo ai visitatori uno spazio coperto dove sedersi e sostare. L'installazione "dialoga" con la Pinacoteca, traendo ispirazione dall'opera di Raffaello "Lo sposalizio della Vergine" lì esposta, e segna allo stesso tempo un'incursione verso la modernità di cui le collezioni di Palazzo Citterio sono l'emblema. La struttura in legno, dalle linee pulite e ritmata dall'alternanza di montanti orizzontali e verticali, è progettata per essere visibile ai visitatori. Questa scelta progettuale valorizza l'estetica dell'ambiente e ne facilita l'assemblaggio e lo smontaggio direttamente in loco. All'interno, un velario pende dalla cupola, generando giochi di luce e richiamando un'atmosfera di sacralità. Il Tempietto è stato donato da Salone del Mobile.Milano alla Pinacoteca di Brera.

 

La hall d'ingresso: la hall d'ingresso del Palazzo, accessibile da via Brera 14, è un altro spazio aperto alla comunità. In un ambiente completamente rinnovato, un tavolo-scultura organico e contemporaneo è stato concepito per integrare le funzioni di ticketing, info point e bookshop. Grazie alle linee curve e alle sedute incorporate "abbraccia" le persone che arrivano dall'esterno offrendo un punto d'incontro e riposo. Una progettazione polifunzionale basata sull'universal design ha visto l'applicazione di particolari accorgimenti progettuali.

 

La struttura è caratterizzata da una parte monolitica in acciaio da cui emergono ripiani in legno che fungono da spazi d'appoggio e sedute. La scelta del materiale specchiante per la base amplia visivamente i confini dello spazio da vivere rendendolo più accogliente. Il tavolo è inserito in un ambiente suggestivo ed è pensato anche per accompagnare le persone a scoprire la Grande Brera e le collezioni. La struttura disposta davanti a un grande schermo led su cui scorrono immagini digitali assume così la forma di un anfiteatro dando ai visitatori la possibilità di fermarsi ad ammirare alcune opere d'arte.

 

Il piano nobile: dedicato all'esposizione delle collezioni permanenti il primo piano o piano nobile ospita le opere delle famiglie Jesi e Vitali che un tempo abitavano le due ali del Palazzo.

 

Un'atmosfera domestica accompagna dunque l'allestimento degli spazi con le sale adiacenti a via Brera che ospitano la collezione Jesi e quelle affacciate sul giardino interno la collezione Vitali. Negli spazi delle due collezioni si è cercato inoltre di armonizzare i colori e valorizzare l'illuminazione.

Apposite teche sono state disegnate dallo Studio per valorizzare alcune opere delle due collezioni integrandosi armoniosamente con l'architettura delle sale affrescate. Un dialogo tra modernità e storia si ritrova anche nella Sala degli Specchi allestita con un tavolo espositivo che ospita reperti archeologici disposti in teche a diversa altezza richiamando l'immagine di uno skyline urbano. Il tavolo è il risultato della combinazione di due elementi che si uniscono armoniosamente mantenendo però allo stesso tempo la capacità di esistere autonomamente.

Rievocando l'immagine dei salotti dei palazzi storici lo Studio ha allestito al primo piano anche uno spazio lettura dove i visitatori hanno la possibilità fermarsi per riposo o consulto dei libri esposti. In una stanza attigua inoltre è stata ricavata una libreria per l'esposizione pergamene libri antichi dal restauro precedenti armadiature legno.

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