Londra supera Ginevra e torna in cima alla classifica come città più costosa al mondo in cui costruire, mentre Roma e Milano mantengono posizioni stazionarie a metà, rispettivamente al 56° e 57° posto. Questi i dati emersi dall'ultimo rapporto Arcadis International Construction Costs.
In base all'analisi comparativa di 100 città nel mondo, il miglioramento di specifiche di sicurezza e sostenibilità ha spinto i prezzi verso l'alto, facendo si che Londra superasse Ginevra nella classifica, seguita da Zurigo e Monaco. L'aumento dei costi e la crescita dei prezzi a doppia cifra hanno fatto avanzare significativamente il capoluogo bavarese nella classifica, superando quest'anno importanti città statunitensi come New York (5° posto) e San Francisco (6° posto) in termini di costo relativo per la costruzione.
L'ICC 2024 di Arcadis conta 100 delle maggiori città di sei continenti. Il confronto dei costi è stato sviluppato considerando venti diversi tipi di edifici, inclusi sviluppi residenziali, commerciali e del settore pubblico, ed è basato su sondaggi dei costi di costruzione, la revisione delle condizioni di mercato e il giudizio professionale del team globale degli esperti di Arcadis. I calcoli sono basati su dollari USA e indicizzati rispetto all'intervallo di prezzo per ciascun tipo di edificio rispetto ad Amsterdam.
Il 2023 è stato un anno difficile in tutto il mondo, con alti costi di prestito che hanno minato l'impatto positivo degli investimenti infrastrutturali in molti paesi. Tuttavia, con la stabilizzazione dei mercati e l'inizio di una riduzione dell'inflazione, ci troviamo in un momento cruciale per il recupero del settore globale della costruzione. La crescente domanda di manodopera, materiali ed energia significa che la produttività sta diventando un fattore sempre più critico nelle decisioni di investimento e nella fattibilità dei progetti. In particolare, il report evidenzia la rapida accelerazione degli investimenti nel settore manifatturiero avanzato e tecnologico, tra cui data center, strutture farmaceutiche, gigafactory e wafer-fab. La tipologia e gli stringenti tempi di consegna di questi progetti comportano inevitabilmente maggiori rischi finanziari, spingendo i clienti a evolvere le proprie capacità di design, procurement e costruzione anche in corso d'opera.
I fenomeni osservati a livello globale si ripropongono anche in Italia, con la normalizzazione dell'indice inflazionario e l'aumento di domanda e prezzo delle risorse. Dopo le difficoltà del Covid e la conseguente ripresa, il Superbonus ha impattato le spese di costruzione non solo nell'ambito dell'edilizia privata residenziale. L'aumento dei costi di manodopera, energia e trasporti si è diffuso in altri settori, anche sotto la spinta dei conflitti in corso. Nel 2024 non sono previste alte oscillazioni, sebbene gli eventi legati a grandi investimenti si stanno avvicinando sempre più per le grandi città italiane, il Giubileo a Roma e le Olimpiadi invernali a Milano.
Andrea Capra, Places Director Italy di Arcadis: "La posizione di Roma e Milano a metà classifica rappresenta un buon segnale per il nostro Paese. Il mercato italiano rimane vivace e con grandi potenziali di crescita, in ambito industriale, dell'hospitality e residenziale. La spinta alla sostenibilità guida le richieste in tutti i settori, ma deve combinarsi con scadenze ambiziose e difficoltà di approvvigionamento. In un contesto dinamico è fondamentale rimanere focalizzati sul piano di sviluppo adattandosi alle necessità, sia del cliente sia dei fornitori. Non è sufficiente fornire un team di progetto dedicato, ma prevedere un supporto integrato, con professionisti in tutte le discipline, per assicurare la delivery in ogni circostanza. Quando i programmi di costruzione diventano sempre più complessi e le risorse più difficili da garantire, il successo è garantito dall'utilizzo delle giuste competenze sfruttando gli strumenti più avanzati."