Ultime notizie
04 Dicembre 2024
04 Dicembre 2024
04 Dicembre 2024
03 Dicembre 2024
03 Dicembre 2024
03 Dicembre 2024
13 Novembre 2024
Manovra, Confedilizia al Governo: un apprezzamento e una preoccupazione
di Giorgio Spaziani Testa, Presidente Confedilizia
Condividi:
Al Governo abbiamo rappresentato, relativamente alla manovra, un apprezzamento e una preoccupazione.
L’apprezzamento è per l’annuncio del prossimo avvio di un piano nazionale per l’edilizia residenziale pubblica e sociale (denominato ‘Piano Casa Italia’) finalizzato al rilancio delle politiche abitative. Di fronte ai continui allarmi sulle difficoltà di accesso alla casa, è importante che il Governo abbia messo nero su bianco quanto in molti sembrano ignorare, e cioè che a farsi carico di queste situazioni deve essere lo Stato. Al proposito, abbiamo rilevato che riterrem-mo opportuno affiancare al piano – oltre al già disposto, e anch’esso apprezzabile, rifinanzia-mento del fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa – misure di incentivazione della locazione privata, attuabili ad esempio incrementando la riduzione dell’Imu a carico dello Stato da qualche anno prevista (al 25 per cento) in caso di utilizzo del ‘canone concordato’.
La preoccupazione riguarda il drastico taglio degli incentivi per interventi edilizi, aggravato e complicato dall’intreccio con il tetto reddituale a tutte le detrazioni. Rispetto a un sistema, precedente al superbonus, che prevedeva detrazioni del 50 per cento per gli interventi di ristrutturazione e fino all’85 per cento per quelli di efficientamento energetico e di miglioramento sismico, la prospettiva è di una riduzione di tali detrazioni, per tutti gli interventi, al 30 per cento per la generalità degli immobili e al 36 per cento per le case in cui si abbia la residenza (in quest’ultimo caso, quindi, per lavori necessariamente limitati); percentuali rispettivamente ele-vate al 36 e al 50 per cento per il solo anno 2025. In sostanza, un marcato ridimensionamen-to di un sistema di incentivi pensato e negli anni trasversalmente sostenuto per rispondere a esigenze di interesse generale (contrasto al sommerso, sicurezza, tutela dell’ambiente ecc.) che comporterà – oltre alla crescita del ‘nero’, con evidenti rischi per la sicurezza sul lavoro – una significativa riduzione degli interventi, specie in condominio, e, di conseguenza, un esteso rischio di degrado del patrimonio immobiliare, considerate anche la situazione demografica dell’Italia e le diffuse difficoltà reddituali. Un quadro che rende evidentemente impensabile l’imposizione di qualsiasi obbligo di intervento, compresi quelli che potrebbero derivare dal re-cepimento della direttiva europea (cosiddetta ‘case green’) sul rendimento energetico degli edifici.
Si parla di:
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: IGD: crescita sostenibile al cent
Notizie Correlate
News
05 Dicembre 2024
Red
News
Red
News
Red
News
02 Dicembre 2024
Giorgio Spaziani Testa, Presidente Confedilizia
News
Red
News
02 Dicembre 2024
Red
News
02 Dicembre 2024
Red
News
02 Dicembre 2024
Red
News
29 Novembre 2024
Red
News
News
Red
News
Red