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1 Giugno 2023

Ponte del 2 giugno: caro-prezzi, la spesa aumenta del 9,2%. Calano i giorni di villeggiatura

di E.I.

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Quattro milioni di turisti. Tredici milioni di pernottamenti. Cinque miliardi di giro d'affari complessivo. Sono questi i numeri relativi al ponte del 2 giugno che emergono da un’indagine di CNA Turismo e Commercio.

Le località marittime e le città d'arte risultano le mete preferite dal turismo nell'arco di giorni che va da giovedì 1 a domenica 4 giugno. A prevalere saranno i turisti italiani ma la presenza degli stranieri si prevede numerosa, a conferma che il ruolo attrattivo del nostro Paese dall'estero sta tornando ai livelli pre Covid. I turisti italiani ammonteranno a circa 2,5 milioni, gli stranieri a 1,5 milioni.

Sul ponte incombe però il caro-prezzi. A denunciarlo l'Unione Nazionale Consumatori che ha elaborato i dati Istat resi noti stilando la classifica dei prezzi più lievitati nel mese di maggio. Per quanto riguarda la top ten annua delle voci legate alle vacanze, al primo posto tra i rincari i voli nazionali che decollano del 43,2% rispetto a maggio 2022. Medaglia d'argento per i voli internazionali che volano del 36,6%. Sul gradino più basso del podio i gelati che salgono del 22%.

In quarta posizione i pacchetti turistici nazionali che si impennano del 19,2%, a differenza di quelli internazionali che sono fuori dalla classifica con un più contenuto +2,4%. Al quinto posto alberghi, motel, pensioni e simili per i quali bisogna spendere il 15,2% in più rispetto allo scorso anno. Seguono parchi di divertimento e i servizi sportivi con +10,8%, i fast food con +8,4%, i villaggi vacanze e i campeggi con +8,2%, ristoranti, bar e locali da ballo con +5,7%. Chiudono la classifica piscine, palestre, stabilimenti balneari, discoteche con +4,9%. Fuori dalla graduatoria il trasporto ferroviario passeggeri (+3,8%).

Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori: "Rialzi molto preoccupanti in previsione delle prossime ferie estive. In un solo mese gli alberghi sono rincarati del 5,8%, andare in piscina, palestra o in uno stabilimento balneare costa già il 9,8% in più rispetto ad aprile, il record per quanto riguarda gli aumenti congiunturali. Se il buongiorno si vede dal mattino le vacanze saranno un bel guaio per le tasche degli italiani e si profila il rischio di un'estate infuocata sul fronte dei prezzi".

Sulla stessa linea anche l’analisi del Codacons. A causa del caro-prezzi, gli italiani che si metteranno in viaggio per il ponte del 2 giugno ridurranno i giorni di villeggiatura ma spenderanno di più rispetto al 2022. Gli italiani, secondo Federalberghi, trascorreranno in media 3,1 notti fuori casa e chi resta in Italia spenderà 425 euro. Lo scorso anno per il ponte del 2 giugno i cittadini hanno trascorso in media 3,9 notti di vacanza, spendendo 389 euro pro-capite. Si riduce, quindi, il periodo di villeggiatura, e aumenta la spesa per viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti (+9,2%, con un aggravio pari a +36 euro pro-capite). Situazione simile per chi andrà all'estero. La spesa complessiva sale da una media di 856 euro pro-capite agli attuali 917 euro, con un aggravio del 7,1%.

Carlo Rienzi, Presidente Codacons: "Gli ultimi dati Istat ci dicono che in Italia, rispetto allo stesso periodo del 2022, le tariffe di alberghi e motel sono rincarate del 15,2%, i villaggi vacanza dell'8,2%, ristoranti e bar del 5,7%. I pacchetti vacanza nazionali costano il 19,2% in più mentre i voli nazionali hanno subito un rincaro del 43,2%. Aumenti di prezzi e tariffe che si abbattono come un macigno sugli italiani, costringendoli a tagliare le vacanze e a spendere di più per godere di villeggiature più brevi. Un pessimo segnale in vista delle vacanze estive, che rischiano di essere ricordate come le più costose di sempre".

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