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19 Giugno 2024

In memoria del settore dei servizi immobiliari

di Luca Dondi, CEO Nomisma

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Nella teoria i richiami a codici, protocolli, regolamenti, nella pratica la preferenza per la giungla spacciata per confronto competitivo. Perché quello che sta succedendo nel settore dei servizi immobiliari non ha nulla a che vedere con le normali pratiche di mercato, ma rappresenta un’esibizione muscolare da parte di soggetti imbottiti di steroidi.

Da una parte operatori cresciuti in campi laterali che hanno deciso di accreditarsi in arene più prestigiose, dall’altra appendici universitarie che possono contare su condizioni di favore, sia dal punto di vista fiscale che di approvvigionamento di capitale umano. In mezzo piccole e medie società che sottocosto non vendono, non per avidità, ma perché la serietà è l’unico principio a cui non intendono derogare. 

È di questi giorni l’ennesima triste pagina di una deriva che porta inevitabilmente allo svilimento della qualità dei servizi erogati, sacrificati sull’altare di qualche decina di migliaia di euro da gruppi bancari e grandi player, che su quelle scelte basano strategie multimilionarie. È un mostro acefalo, gestito dalla sete di risparmio di procurement office miopi e privi di qualsiasi collegamento con le finalità e l’importanza dei servizi richiesti. Il risultato di questo meccanismo perverso sono ribassi indegni di un Paese civile, dove si partecipa a tavoli associativi e a pompose sessioni convegnistiche senza mai un sussulto per dire: di questo passo, il mercato dei servizi immobiliari ha i giorni contati! La realtà è tristemente nota ai più, ma si preferisce non andare oltre un sorriso di circostanza ed un’alzata di spalle, ossia le stesse reazioni viste al Mipim 20 anni fa di fronte allo sfoggio di strapotenza di qualche connazionale adesso riparato altrove.

Nessuna ipotesi di reato in questo caso, sia chiaro, solo l’analogia di comportamenti privati che ledono in maniera definitiva l’interesse generale. 

E allora alla prossima kermesse di settore lasciamo per una volta da parte la grancassa e ascoltiamo le campane. È morto il settore dei servizi immobiliari.

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