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3 Gennaio 2024

Ospitalità religiosa: nel 2023 la domanda è cresciuta del 46% a/a

di red

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I turisti – soprattutto italiani, ma non solo – premiano la scelta delle vacanze a sfondo spirituale. Secondo l’Associazione Ospitalità Religiosa Italia, nel 2023 le richieste di soggiorno nelle strutture gestire da comunità religiose e organizzazioni no-profit sono aumentate del 46% sul 2022 e del 16% sul periodo pre-pandemia. In crescita del 20% rispetto all’anno precedente il numero di visite al portale di riferimento, ospitalitàreligiosa.it.

Nel solo mese di dicembre 2023, il 92% delle presenze era di turisti italiani, mentre il restante 8% era diviso tra 126 Paesi, di cui (nell’ordine) Francia, Stati Uniti, Germania, Spagna, Svizzera, Regno Unito, Brasile, Olanda e Polonia.

L’ospitalità religiosa propone una forma di accoglienza destinata a generare risorse per diverse forme benefiche: caritatevoli o assistenziali, sociali o missionarie. A seconda della loro specificità, in queste strutture che contano complessivamente circa 200.000 posti letto, si può soggiornare per spiritualità, turismo, lavoro, studio e sanità.

Fabio Rocchi, presidente Associazione Ospitalità Religiosa Italia: “Questo rinnovato interesse dimostra la sensibilità sempre più ampia dell’opinione pubblica verso un’ospitalità che sia anche occasione concreta di contribuire alle necessità di chi vive in stato di bisogno, senza per questo rinunciare alle comodità di un’accoglienza familiare e destinata a diventare una vera esperienza di vita”.

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