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12 Settembre 2023

Flat tax e fusioni agevolate per gli studi professionali

di red

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La ventata riformatrice promette di coinvolgere anche gli studi professionali che si trovano da una parte nella necessità di investire in tecnologia per tenere il passo dell’innovazione, dall’altra alle prese con una progressiva erosione dei margini dovuta alla competizione crescente.

La legge delega per la riforma fiscale ha lasciato il pallino nelle mani del Governo, che oltre a riscrivere le regole di formazione del reddito, punta sull’introduzione della neutralità fiscale per le aggregazioni professionali, che oggi sono penalizzate a livello tributario quando uno studio si unisce a una società tra professionisti (Stp). L’obiettivo è replicare il meccanismo già applicabile alle imprese, in base al quale tutte le operazioni straordinarie sono fiscalmente neutre.

In questo modo si punta a restituire appeal all’m&a di settore, che consente di generare economie di scala, offuscato dalla rimodulazione della flat tax decisa all’inizio di quest’anno. Alla luce della misura che ha elevato da 65mila a 85mila euro il limite di ricavi e compensi che permette ai titolari di partita Iva di applicare il regime forfettario, numerosi professionisti hanno scelto di operare a livello individuale per sfruttare la flat tax con il forfait al 15%, di fatto sciogliendo la Stp.

Se la riforma fiscale andrà in porto, c’è da attendersi una tendenza opposta.

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