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18 Agosto 2024

Salva-Milano: un’occasione da non perdere per fare definitivamente chiarezza sulla normativa urbanistica

di Avvocato Fabrizio Ventimiglia

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Un altro cantiere è stato sequestrato a Milano. Si tratta delle “Residenze Lac”, un edificio composto da tre torri residenziali in costruzione di fronte al Parco delle Cave nel quartiere Baggio. Le ipotesi di reato contestate si fondano sempre sui medesimi presupposti, censurando l’effettuazione dell’intervento edilizio in modalità semplificata tramite Scia nonché la qualificazione dell’opera come “ristrutturazione” edilizia, anziché nuova costruzione. 

Nei giorni scorsi è stato aperto anche un nuovo fascicolo, al momento senza indagati né ipotesi di reato, in ordine al progetto immobiliare “Lambrate Twin Palace” ed è emersa la pendenza di altri procedimenti come quello relativo alle corti interne all’isolato delimitato dalle vie Compagnoni, Marcona, viale Campania e via Archimede, avente ad oggetto la demolizione dell’edificio delle ex officine cinematografiche e la costruzione di un nuovo insediamento residenziale.

Al contempo, nei giorni scorsi, per la terza volta da maggio, è slittata l’approvazione del cd. “Salva-Milano”, la norma voluta dal Vicepremier Matteo Salvini per cercare di risolvere i nodi interpretativi della normativa urbanistica che hanno portato all’attuale stallo nel capoluogo lombardo. La settimana scorsa nel corso di una riunione alla Camera tra l’Esecutivo e la maggioranza è emersa, infatti, l’impossibilità di inserire qualsivoglia emendamento nella Legge di conversione del Dl Infrastrutture. 


Nelle ultime ore è arrivata, però, la notizia che la maggioranza ha presentato una proposta di legge con i contenuti del “Salva-Milano”, che è già stata assegnata per l’esame alla Commissione Ambiente della Camera e per la quale sarà chiesto l’esame d’urgenza con l’obiettivo di portarla in Aula a settembre.


Ancora non si possono fare previsioni certe in ordine alle tempistiche, ma appare evidente l’esigenza di uscire quanto prima da questo stallo e dalla paralisi che si è generata, che sta gravemente impattando sulla città di Milano. Sono già stati persi oltre 100 milioni di entrate da oneri di urbanizzazione e cominciano ad esserci i primi stop agli investimenti italiani e stranieri, con tutte le conseguenti ricadute sul settore immobiliare.


Come rappresentato anche dal Sindaco Sala nei giorni scorsi, Milano non deve essere “salvata” (al momento non è ancora stato accertato alcun abuso edilizio, costituendo le accuse mosse dalla Procura mere ipotesi di reato), ma deve essere aiutata perché con i cantieri fermi il Comune perde risorse importanti, le imprese rischiano di fallire e i cittadini, che hanno investito negli immobili, si trovano in uno stato di totale incertezza.


Non si può perdere altro tempo prezioso e non si può sprecare questa occasione per fare chiarezza, una volta per tutte, sulla normativa che dagli anni quaranta si è sovrapposta nel campo dell’urbanistica e dell’edilizia e che ha portato oggi a questa pericolosa impasse causata dalle diverse visioni tra Procura e Comune di Milano. 

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