La Corte d'assise d'Appello di Lecce ha annullato la sentenza di primo grado del processo per il presunto disastro ambientale alla ex Ilva, dichiarando incompetente il Tribunale di Taranto che aveva inflitto condanne sino a 22 anni di carcere e la confisca di due miliardi e cento milioni di euro.
Il processo, che vedeva tra i 37 imputati anche due dei figli di Emilio Riva e la Riva Forni Elettrici, tutti assistiti e difesi dallo studio legale Dentons, è stato azzerato e gli atti trasmessi alla Procura di Potenza.
La richiesta di trasferire il processo a Potenza per incompetenza dei giudici di Taranto, perché persone offese dai reati contestati, era già stata sollevata quasi dieci anni fa all'udienza preliminare e poi riproposta nel primo e nel secondo grado di giudizio dal partner Pasquale Annicchiarico che, insieme al counsel Daniele Convertino e all'avv. Carmine Urso, assiste e difende dal 2014 il Gruppo Riva.