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17 Maggio 2012

Edilizia Toscana: Unioncamere ''nel 2011 il 48% delle imprese ha ridotto fatturato''

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Rispetto al 2010, nel 2011 il 43% delle imprese edili rileva una flessione della propria attività, misurata in termini di ore effettivamente lavorate, che si traduce in un calo del fatturato per quasi una impresa su due (il 47,7%).
 
Sono alcuni dei dati più significativi dello studio elaborato da Unioncamere Toscana con la collaborazione di Ance.
 
I risultati derivanti dall'indagine condotta nel mese di marzo 2012 su un campione di 205 imprese operanti nel settore delle costruzioni con almeno dieci addetti sono univoci: il settore delle costruzioni chiude il 2011 con un nuovo deciso peggioramento degli indicatori economici disponibili.
 
Nel 2011 solo il 10,8% delle imprese considerate ha fatto registrare un aumento della propria attività (in termini di ore effettivamente lavorate) rispetto al 2010 e il 46,2% ha mantenuto i livelli dell'anno precedente.
 
Nel complesso la contrazione media è stata pari al 10,5%, maggiormente pronunciata per le imprese di medio-grandi dimensioni rispetto alle piccole.
 
A livello di singoli segmenti di mercato, una situazione relativamente migliore interessa il comparto dell'edilizia residenziale su commessa di terzi privati, fondamentalmente attivata dalla domanda delle famiglie e delle cooperative di abitazione.
 
Infine, gli investimenti si riducono per il 22,5% delle imprese, anticipando una tendenza alla contrazione che peggiorerà nel 2012, in linea con il clima di pessimismo che caratterizza il settore costruzioni.
 
Fra le principali determinanti di questa situazione: problematicità sul fronte della liquidità sulle quali incidono in maniera rilevante i rapporti con il committente pubblico.
 
Il 70,6% delle imprese aventi rapporti con la Pubblica amministrazione segnala ritardi di pagamento rispetto ai termini contrattuali e tale ritardo, nella metà dei casi, arriva a superare i sei mesi; difficoltà delle condizioni di accesso al credito (evidenziate dal 36% delle imprese) e peggiorate, nel 2011, per una impresa su due, a causa, prevalentemente, della richiesta di maggiori garanzie ed all'aumento dei tassi di interesse.
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