A seguito delle recenti sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, si è rafforzata la necessità di assicurare non solo l’imparzialità soggettiva, ma anche quella oggettiva degli esperti coinvolti nella valutazione dei farmaci.
In risposta a queste evoluzioni normative e giurisprudenziali, sono state aggiornate le policy sui conflitti di interesse. Resta cruciale il bilanciamento tra competenza e terzietà: gli esperti devono possedere adeguata esperienza scientifica, pur non essendo influenzati da rapporti che possano comprometterne l’obiettività.
Ne parliamo con Vincenzo Salvatore, partner Simmons & Simmons
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