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Il mercato ha accelerato il ritmo del cambiamento e per i professionisti non è sempre facile restare competitivi. Occorrono, infatti, non solo strategie adeguate, ma anche fondi da investire. A questo proposito vanno segnalati due bandi appena pubblicati dalla Cassa Forense che prevedono la possibilità di ottenere rispettivamente 20mila e 30mila euro per il rimborso pari al 50% della spesa per la riorganizzazione di studi legali. La spesa dev’essere stata sostenuta nel periodo dal 1° settembre al 30 novembre 2023, e non può essere inferiore a 750 e superiore a 5mila euro.
Al bando n.8 possono accedere gli iscritti a Cassa Forense o all’Albo/Registro dei Praticanti con procedimento di iscrizione alla Cassa in corso, non sospesi dall’Albo, che non abbiano beneficiato di rimborso - totale o parziale - per le medesime causali da parte di altri.
Mentre al bando n.9 possono accedere i legali rappresentanti di uno studio per l’esercizio associato o in forma societaria della professione forense, iscritto alla sezione speciale dell’Albo e siano iscritti alla Cassa o iscritti all’Albo/Registro.
Possono essere rimborsate spese per: certificazioni sotto accreditamento relative alla norma tecnica UNI 11871 in relazione ai costi sostenuti nei confronti dell’organismo di certificazione; adozione di software per procedere con la certificazione UNI 11871; costi di acquisto della norma tecnica sul sito UNI; costi di acquisto della licenza d’uso del marchio UNI 11871; infine costi di formazione per i componenti dello studio.
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: Nomisma: frenano le vendite, volano gli affitti Si torna
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