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6 Settembre 2023
Dondi, Nomisma: il valore delle masse
di Luca Dondi, CEO Nomisma
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È di qualche settimana fa la notizia degli ulteriori ingenti investimenti che CDP è pronta a mettere in campo per fronteggiare alcune delle emergenze che caratterizzano il settore dell’housing in Italia.
Sgombriamo il campo da equivoci, CDP rappresenta l’operatore di sistema che ha consentito al nostro Paese di attraversare fasi drammatiche della propria storia e del suo difficile rapporto con i parametri sul debito pubblico, arrivando a rappresentarne, volontariamente o incidentalmente, il principale veicolo di rigenerazione urbana e di risposta ai fabbisogni abitativi. Su questo fronte molto è stato fatto, ma moltissimo resta ancora da fare, come testimoniano l’emergenza abitativa accentuatasi negli ultimi tempi e, più in generale, le difficoltà di concretizzazione di molti dei progetti di trasformazione avviati da oltre un decennio. Da questo punto di vista viene da chiedersi se l’enfasi posta sulle masse gestite (dai 3 miliardi attuali ai 5 miliardi programmati) rappresenti un fattore di accelerazione del processo in atto o costituisca, piuttosto, un insormontabile ostacolo sulla via dell’effettiva concretizzazione. Se, da una parte, l’impegno all’ampliamento del plafond rappresenta un tangibile segnale di rafforzamento del commitment, dall’altra, l’impermeabilità all’insidie del tempo del valore dei tanti cespiti inerti finora acquisiti non induce all’ottimismo.
In un mercato in cui i valori di uscita sono rigidamente imposti dalle condizioni del contesto economico e dalle prescrizioni tipologiche (opinabili finché si vuole ma non nelle disponibilità dei promotori) definite dalle Amministrazioni locali, la strenua difesa del valore delle masse ha finito inevitabilmente per pregiudicare l’avveramento degli ambiziosi obiettivi contenuti nei piani strategici che si sono susseguiti. Appare evidente che la strada della contrapposizione con i Comuni non avvantaggi nessuno e, soprattutto, non attenui un fabbisogno destinato inesorabilmente a crescere. È venuto il tempo di individuare un nuovo approccio, che tenga insieme la necessaria flessibilità su destinazioni, tempi e oneri con una robusta revisione delle aspettative di rendimento rispetto ai velleitari obiettivi iniziali. A tal proposito, una valutazione finalmente meno generosa delle masse rappresenterebbe un segnale di maggiore concretezza rispetto ad un ampliamento delle stesse a strategia immutata.
Luca Dondi sarà presente a RE ITALY del 6 ottobre con un suo intervento
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