Secondo l'ultimo report European Data Centres di Savills (in allegato), la capacità di alimentazione dei data center europei dovrebbe aumentare fino a circa 13.100 MW entro il 2027, riflettendo un incremento del 21%. L'utilizzo totale della larghezza di banda internazionale in Europa aumenterà con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 31% entro il 2030.
Questo aumento è guidato principalmente dall'impatto significativo dell'Intelligenza Artificiale (AI) nel settore. Per il mercato europeo dell'IA, infatti, è prevista una crescita robusta ad un tasso annuo del 15,9% (CAGR 2024-2030), il che contribuirà anche all'impennata della domanda di data center.
Tuttavia, nonostante i 94 nuovi progetti di data center previsti per i prossimi quattro anni, il mercato dovrebbe rimanere in gran parte carente in tutta Europa.
Per colmare il significativo divario tra domanda e offerta, la capacità dei data center europei dovrebbe triplicare entro il 2027, raggiungendo circa 22.700 MW di potenza. Tra il 2022 e il 2023 i costi di costruzione sono aumentati del 6,5%, raggiungendo in media 9,1 milioni di dollari per MW (8,4 milioni di euro) in tutta Europa. Zurigo è il mercato più costoso per lo sviluppo di nuovi data center e il secondo più costoso al mondo dopo Tokyo. Londra è il secondo mercato più costoso d'Europa, seguito da Francoforte.
In Italia, il mercato dei data center sta seguendo una tendenza simile a quella europea, con una crescente domanda di infrastrutture e connettività avanzate.
Silvia Manzoni, Associate Energy and Infrastructure di Savills, commenta: "Con l'avvento della trasformazione digitale, la richiesta di sviluppo infrastrutturale e tecnologico sta crescendo costantemente, portando la domanda di data center a livelli senza precedenti sia a livello nazionale che internazionale".
Grazie alla propria posizione strategica e alla connettività facilitata su scala mondiale, l'Italia è destinata ad acquisire un ruolo ancora più cruciale nell'evoluzione di questa asset class. Il nostro paese e i paesi circostanti che lo interconnettono saranno interessati da un'espansione dei cavi sottomarini pari a oltre 65.500 km.
L'aumento della domanda, unito alla crescita dei costi energetici e di costruzione, ha portato ad un significativo aumento dei prezzi medi richiesti in tutti i mercati europei. Dall'inizio del 2022 si è registrato un aumento medio del 36% per le locazioni da 4 kW, del 47% per quelle da 10 kW e del 51% per quelle da 100 kW. Nei prossimi tre anni Savills prevede un aumento dei canoni di locazione tra il 5% e l'8% YoY.
Lydia Brissy, Director Savills European Commercial Research: "Diverse sfide interessano questo settore oggi: carenza di infrastrutture energetiche, iniziative legate al tema della sostenibilità, espansione e mitigazione del rischio di obsolescenza. Ne consegue che il settore richiederà ingenti capitali nei prossimi anni anche in termini di CapEx, attirando crescenti capitali da parte dei fondi di private equity".