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8 Aprile 2017

Successo di Confedilizia. Sulla riforma del Catasto il governo cede

di Maurizio Cannone

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Hanno scherzato sulla riforma del catasto, annunciata come certamente inserita nel prossimo documento di Economia e Finanza che il governo approverà la prossima settimana.

La palla passa alla prossima legislatura come ha confermato il viceministro dell'Economia, Enrico Morando. “Quella del catasto è una riforma che va promessa in campagna elettorale e se si vincono le elezioni va realizzata nel primo anno di governo per dimostrare che non ci sarà un aumento della pressione fiscale. Quello che possiamo fare ora - ha aggiunto - è rinnovare la delega che andrà esercitata dopo le elezioni".

A parte le considerazioni sulla serietà degli annunci governativi, la decisone si rivela una vittoria sul campo da parte di Confedilizia che negli ultimi mesi ha trasferito in pianta quasi stabile in Parlamento il suo presidente Spaziani Testa (nella foto), allo scopo di sensibilizzare il legislatore.

“Accogliamo con soddisfazione la conferma, da parte del viceministro Morando, del fatto che la riforma del catasto non verrà attuata nella legislatura in corso – commenta Spaziani Testa, che parlerà del tema a RE ITALY del prossimo 25 maggio. Lo avevamo ripetutamente chiesto negli scorsi giorni, rilevando come un intervento così delicato non possa essere realizzato in una fase di instabilità politica e, comunque, a ridosso del rinnovo del Parlamento. Peraltro, riteniamo che in questa fase non debba porsi mano neppure al nuovo varo della delega scaduta, che è parte integrante della riforma e la cui approvazione non farebbe che determinare confusione nei proprietari. Per il resto, auspichiamo che il Governo guardi al settore immobiliare per risolvere i problemi più urgenti che lo riguardano, che sono quelli derivanti da una fiscalità esagerata, soprattutto sui beni improduttivi di reddito e sui locali commerciali affittati”.

Una dichiarazione netta, che punta a trasferire finalmente l’attenzione del legislatore verso il taglio delle tasse per l’immobiliare. Confedilizia si sta accreditando ogni giorno di più come rappresentante unitario del Real Estate e molte associazioni si stanno avvicinando, forse per creare una nuova federazione di lobby. Anche nel settore servizi e grandi investitori istituzionali e fondi immobiliari, settori in cui sono operativi da anni tavoli di lavoro.

I numeri sono dalla sua parte: oltre 200 sedi territoriali in tutta Italia;

Settori tutelati: Compito istituzionale di Confedilizia è la rappresentanza delle categorie dei proprietari d’immobili e degli investitori nei rapporti col Parlamento e col Governo sui problemi che interessano il comparto immobiliare;

Confedilizia viene regolarmente consultata – oltre che dai Ministeri – dalle Commissioni parlamentari di Senato e Camera, nonché da Regioni ed Enti locali;

Confedilizia ha fondato – per collaborare in sede di Commissioni censuarie locali ai fini di un Catasto equo e trasparente – il Coordinamento nazionale interassociativo Catasto, presente in ogni capoluogo di provincia, che vede oggi la partecipazione di Abi, Ance, Ania, Casartigiani, Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria e Fiaip.

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: IGD: crescita sostenibile al cent