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I Millennials e la GenZ vedono una casa di proprietà nel loro futuro
di E.I.
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I Millennials e i giovani appartenenti alla GenZ non rinunciano all’idea di essere, un giorno, proprietari della loro casa dei sogni, nonostante siano condizionati da un futuro lavorativo spesso incerto.
Dal sondaggio di Immobiliare.it condotto su campione di 1.500 persone di età compresa tra i 15 e i 30 anni, l’98% degli intervistati ha affermato la propria propensione ad acquistare un’abitazione non appena sarà possibile.
I potenziali futuri acquirenti opterebbero per una soluzione indipendente (53%) e di nuova costruzione (50,5%). Della restante parte, il 36% preferirebbe invece un appartamento e l’11% è attratto dal loft. Solo il 10% ambisce a vivere in uno stabile storico, mentre il 40% degli utenti non ha una reale preferenza sulla tipologia di edificio.
Giudicata essenziale la presenza di garage o posto auto nello stabile. A seguire sono particolarmente apprezzati un sistema di sicurezza, irrinunciabile per il 64% degli intervistati, e aree verdi attrezzate, molto importanti per il 42%. Per quanto riguarda queste ultime, ben il 67% degli appartenenti alla fascia d’età 15-18 le ha valutate come un requisito fondamentale nella scelta dello stabile, contro il 31% degli utenti tra i 25 e i 30 anni.
Servizi condominiali di leisure come piscina e palestra sono stati giudicati come inessenziali dalla maggioranza (oltre il 70%, entrambi) degli intervistati. Suscita ben poco interesse anche il servizio di portineria: il 66% dei partecipanti al sondaggio l’ha segnalato come poco importante.
Memore sicuramente dell’esperienza del lockdown, la quasi totalità degli intervistati (92%) nella propria casa dei sogni vuole il giardino, o almeno un terrazzo o un balcone, così da godere di un proprio spazio all’aperto privato. Dal momento che le nuove generazioni prestano grande attenzione ai temi di sostenibilità ambientale anche la classe energetica elevata è considerata dalla maggioranza (80%) un requisito rilevante.
Circa il 60% degli utenti non rinuncerebbero a una cucina spaziosa e alla presenza di due bagni in casa. Oltre la metà (54%) giudica, invece, irrilevante la presenza degli arredi e della cabina armadio; tuttavia, ben il 50% dei più giovani (15-18 anni ha indicato quest’ultima come molto importante.
Oltre un terzo (35%) dei giovani vorrebbe trovare casa nella città in cui già vive e una percentuale di poco inferiore (32%) pensa, invece, che la città in cui troverà un lavoro stabile sarà quella giusta dove fare questo primo, importante acquisto. Un quarto del campione (25%) preferirebbe risiedere nella propria città natale, mentre per circa l’8% degli intervistati l’estero è la meta stabilita ed è lì che vorrebbero cercare la casa perfetta. Dal sondaggio è anche emerso che sono gli uomini quelli più legati alle proprie radici: il 37% di loro, infatti, vorrebbe comperare nella città in cui è nato, contro il 18% delle donne.
Il sogno di possedere un’abitazione dotata di ogni comfort dovrà necessariamente scontrarsi con le disponibilità economiche. E i giovani sembrano esserne consapevoli, tanto che ben il 75% di loro pensa che potrà comprare la prima casa solamente col supporto di un mutuo, mentre il 14% crede che avrà bisogno di fare appello all’aiuto alla famiglia. L’11% di quanti hanno risposto al sondaggio invece ha dichiarato che preferirebbe risparmiare e procedere all’acquisto solo quando avrà l’intero importo a disposizione.
Negozi, supermercati e aree verdi nelle immediate vicinanze della propria casa, sono i servizi che la maggioranza dei giovani (75%) considera irrinunciabili. Monitorati accuratamente da oltre il 60% degli utenti anche i parcheggi (64%) e le fermate dei mezzi pubblici (63%) in zona. Poco più della metà (51%) degli intervistati apprezza avere nei dintorni ristoranti e locali per lo svago, mentre la maggioranza non considera prioritari servizi quali asili, scuole e ospedali. Le nuove generazioni si mostrano anche meno attaccate alla famiglia rispetto alle precedenti, solo per il 37% di loro sarebbe importante vivere vicino ai genitori, ma la percentuale sale al 50% se a rispondere è la fascia dei giovanissimi (15-18 anni).
Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it: “La pandemia ha cambiato l’approccio di giovani e giovanissimi alla casa: se prima era evidente una tendenza verso l’utilizzo e non il possesso del bene, ora i numeri hanno confermato come anche le nuove generazioni siano fortemente legate al desiderio di proprietà, confermando una tradizione tipicamente italiana. Le risposte dei giovanissimi rivelano quelli che potrebbero diventare i trend di ricerca dei futuri acquirenti, come l’importanza della sostenibilità, la presenza di spazi aperti privati e la conformazione delle planimetrie. Attualmente però sappiamo che il nostro patrimonio immobiliare non è in grado di soddisfare queste esigenze, dato che si tratta di costruzioni spesso vecchie e non riqualificate né dal punto di vista energetico né nella disposizione degli spazi. La sfida per i prossimi anni è proprio quella di valorizzare gli edifici delle nostre città per renderli più conformi ai nuovi bisogni della società”.
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