Il Villaggio Olimpico, con la sua futura trasformazione in studentato, nasce da una visione che coniuga sostenibilità, filiera certificata e qualità del design. Il cuore del progetto è la selezione dei materiali, tutti di provenienza italiana e forniti da aziende certificate.
La scelta operativa determinante è l'equivalenza degli arredi tra la fase olimpica e quella universitaria. Le camere consegnate alla Fondazione Milano Cortina sono complete di letti, armadi, comodini e bagni interamente attrezzati, elementi destinati a rimanere invariati anche dopo l'evento. Nella fase di passaggio allo studentato, l'intervento si limiterà all'integrazione degli arredi tipici della vita accademica, come scrivanie, sedute e librerie. La riduzione al minimo delle sostituzioni consente di ottimizzare tempi e costi, con un impatto ambientale ridotto e un'operatività semplificata.
Il modello dimostra come un approccio integrato, fondato su criteri misurabili e su scelte di design consapevoli, possa trasformare una sfida logistica in un'opportunità di innovazione responsabile.
In prospettiva, l'esperienza del Villaggio Olimpico suggerisce uno standard replicabile per grandi eventi e infrastrutture temporanee: progettare fin dall'inizio con la seconda vita in mente, in modo da coniugare qualità, identità del progetto e rispetto per le risorse.
Ne parliamo con Ines Bovone, partner di Coima Image
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