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5 Giugno 2024

Casavo, indagine: la tecnologia rivoluziona il settore immobiliare, il 62% degli italiani è favorevole

di Red

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Il 62% degli italiani ritiene che la tecnologia sia positiva per il settore immobiliare, con una percentuale che sale al 74% tra i Millennial, secondo un'indagine Casavo.

Le principali motivazioni includono la possibilità di raggiungere un maggior numero di acquirenti e venditori (39%), la comodità (27%) e la trasparenza delle informazioni (26%).

I dati mostrano come i residenti di Sud e Isole attribuiscano un valore significativo all'innovazione nel settore immobiliare (68%) rispetto agli abitanti del Nord Ovest (54%).

Il mattone è ancora considerato un buon investimento per l'83% degli italiani, con una percezione simile tra Baby Boomer, Gen X e Millennial.

Il settore immobiliare, tradizionalmente considerato statico e poco propenso all'innovazione, si sta dimostrando sempre più dinamico e pronto ad accogliere le tecnologie più moderne. Intelligenza artificiale (AI), Big Data, realtà virtuale (VR) e Internet delle cose (IoT) sono solo alcune delle soluzioni utilizzate dai professionisti del Real Estate. Ma qual è la percezione dei consumatori?

I risultati della ricerca condotta con SWG rivelano che il 62% degli intervistati sostiene che la tecnologia sia positiva per il settore immobiliare, con una maggiore adesione tra i Millennial (74%), generazione che attualmente vive l'acquisto della prima casa ed è composta da nativi digitali. Analizzando i dati dal punto di vista geografico, i residenti di Sud e Isole danno molto valore all'innovazione nel settore immobiliare (68%) rispetto agli abitanti del Nord Ovest (54%). Considerando le città di Milano e Roma, è interessante notare come gli abitanti della capitale considerino la tecnologia in modo positivo nel 68% dei casi rispetto al 62% del capoluogo lombardo.

Con questa premessa, è importante sottolineare quali siano effettivamente considerati i punti di forza dell'utilizzo della tecnologia nel settore immobiliare: il 39% dei rispondenti indica la possibilità di raggiungere un maggior numero di acquirenti e venditori, il 27% la comodità di poter fare tutto da casa con una connessione a internet, mentre il 26% riconosce di avere accesso a più informazioni e quindi maggiore trasparenza. Seguono l'avere più alternative e quindi poter risparmiare (19%), il fatto che la tecnologia permetta ai privati di gestire direttamente la compravendita (17%) e la possibilità di acquistare e vendere più velocemente (14%). Di contro, il 35% di chi ritiene che la tecnologia abbia un ruolo negativo in ambito immobiliare pensa che questa porti spesso ad "annunci fai da te" di scarsa qualità, mentre il 33% ritiene che implichi essere meno seguiti durante la compravendita.

Mikel Amilburu, Chief Product Officer di Casavo: "I dati evidenziano come ci sia molta apertura verso la tecnologia nel settore immobiliare, ma in concreto i nostri clienti dimostrano di avere ancora alcune resistenze, soprattutto legate alla paura di non essere accompagnati in modo adeguato durante una transazione economicamente ed emotivamente così importante. In Casavo sfruttiamo la tecnologia per semplificare e velocizzare tutti quegli step che possono essere comodamente gestiti in autonomia dal telefono: dalla valutazione immobiliare all'anteprima istantanea di potenziali acquirenti sul mercato, fino alla firma del mandato di vendita. Questo però non significa che non siamo presenti durante l'intero processo. Ogni cliente dispone di un team dedicato e di un consulente immobiliare esperto del territorio che si occupa della raccolta documentale, delle negoziazioni e di tutti gli aspetti burocratici legati alla compravendita di un immobile. Per noi la tecnologia non è un fine, bensì il mezzo per rispondere ai bisogni delle persone".

L'adozione di strumenti tecnologici si configura come fattore importante per il settore anche in termini economici: grazie all'innovazione, infatti, in Italia la filiera immobiliare potrà generare 610 miliardi di euro di ricchezza nel 2030 (dai 510 del 2023), coinvolgendo circa il 9% degli occupati. La proiezione al 2050 arriva al 31% del PIL nazionale, coinvolgendo 2,5 milioni di addetti.

La ricerca di Casavo evidenzia come avere una casa di proprietà sia ancora in cima alla lista delle priorità degli italiani. L'83% degli intervistati lo ritiene un aspetto importante o fondamentale della propria vita, molto più che fare figli (67%) o sposarsi.

È interessante notare come il mattone sia attrattivo in maniera equiparabile tra le diverse generazioni. Investire nel mattone è importante e fondamentale per l'85% dei Baby Boomer, l'83% dei Gen X e l'86% dei Millennial.

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