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16 Marzo 2025
Il settore alberghiero italiano, storicamente dominato da piccole strutture a gestione familiare, sta attraversando una crisi profonda. "Ai figli non interessa proseguire l'attività", un leitmotiv sempre più comune che sottolinea un fenomeno inarrestabile: il progressivo abbandono di queste realtà, spesso obsolete e inadeguate alle esigenze del turismo moderno.
Un modello gestionale superato
Le strutture alberghiere di piccole e medie dimensioni in Italia sono in gran parte frutto di un'imprenditoria familiare che affonda le radici nei decenni passati. Spesso, questi alberghi sono stati personalizzati dal fondatore, diventando più un'estensione della sua identità che una vera e propria impresa orientata al futuro. Un elemento critico di questa realtà è la gestione patriarcale (o matriarcale), dove il passaggio generazionale avviene esclusivamente per motivi anagrafici piuttosto che per competenze e visione imprenditoriale. Ciò ha portato a un progressivo distacco delle nuove generazioni, sempre più orientate verso carriere differenti, lontane dall'ospitalità e dalla gestione alberghiera tradizionale.
Il peso di un'eredità insostenibile
Quando il fondatore passa a miglior vita, gli eredi si trovano di fronte a una serie di problemi stratificati nel tempo: strutture obsolete, debiti accumulati, gestione inefficiente e una clientela in costante calo. Spesso, l'unica soluzione percorribile diventa l'abbandono dell'attività, lasciando l'immobile in uno stato di degrado progressivo. Gli albergatori storici, pur avendo costruito imprese floride negli anni del boom economico e turistico, raramente hanno investito nella modernizzazione e nell'adeguamento alle nuove esigenze del mercato. L'assenza di strategie di digitalizzazione, l'incapacità di adattarsi ai nuovi trend di turismo esperienziale e l'impossibilità di competere con le grandi catene alberghiere e le piattaforme di ospitalità alternativa hanno decretato il declino di queste strutture.
Abbiamo davvero bisogno di questi modelli gestionali?
Nel panorama turistico attuale, dove l'esperienza, la qualità dei servizi e la sostenibilità ambientale rappresentano i pilastri fondamentali, molte di queste strutture risultano superflue. Il turismo moderno richiede investimenti in tecnologie, formazione del personale e strategie di marketing avanzate, elementi che le gestioni familiari tradizionali spesso trascurano. Il futuro del comparto alberghiero italiano passa necessariamente attraverso una ristrutturazione radicale: il recupero delle strutture più meritevoli con modelli di gestione innovativi e l'abbandono definitivo di quelle ormai non più sostenibili. Serve un cambio di mentalità che favorisca il passaggio a imprese professionali capaci di competere su scala globale.
Verso una nuova ospitalità italiana
Se l'Italia vuole mantenere la sua posizione di leader nel settore turistico, è necessario superare il modello di gestione familiare quando obsoleto e adottare approcci più moderni rimanendo nell'ambito del capitalismo famigliare. Questo significa aprirsi a investitori, professionalizzare la gestione e puntare su innovazione e sostenibilità. Solo così si potrà garantire un futuro prospero al comparto alberghiero, evitando che intere generazioni di giovani imprenditori abbandonino il settore, decretandone il definitivo declino.
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