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9 Ottobre 2025

Lo student housing in Italia copre il 5% della domanda

di Red

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Lo student housing è uno dei comparti più dinamici del mercato residenziale italiano e uno dei più seguiti dagli investitori e dagli operatori del Real Estate. Lo afferma Assoimmobiliare che ha presentato i risultati dell'Osservatorio sugli studentati e le proposte per lo sviluppo del settore.

La crescita del comparto è trainata da una domanda in costante aumento e da un'offerta ancora insufficiente rispetto alle esigenze della popolazione universitaria. In Italia, gli studenti fuori sede sono quasi 700mila, pari a oltre il 40% degli iscritti ai percorsi universitari. Tuttavia, i posti letto disponibili coprono appena il 5% del fabbisogno complessivo, una delle percentuali più basse d'Europa: in Germania si attesta sul 13%, in Francia al 16% e nel Regno Unito si raggiunge il 30%.

"Entro il 2027 - spiega Davide Albertini Petroni, Presidente di Confindustria Assoimmobiliare - i nostri associati prevedono di realizzare 20mila nuove unità abitative destinate agli studenti e distribuite tra Milano, Roma, Padova, Firenze, Pavia, Torino e Bologna, che si aggiungono alle 20mila già realizzate negli scorsi anni. Gli operatori immobiliari sono pronti a investire, ma è essenziale rendere più stabile e coerente il contesto normativo e fiscale in cui si muovono: troppo spesso gli operatori sono frenati dalle disuguaglianze territoriali e dalla rigidità della legislazione. È urgente lavorare insieme alle istituzioni per valorizzare il potenziale dei capitali privati, così da garantire agli studenti e alle loro famiglie soluzioni abitative a prezzi accessibili e di qualità, dotate di servizi per favorire la creazione di comunità con opportunità di incontro e interrelazioni tra i ragazzi".

L'associazione ha presentato un pacchetto di quattro proposte: l'introduzione di procedure autorizzative unificate e semplificate di fast-track per realizzare studentati con un "procedimento unico", con termini certi per l'ottenimento dei titoli abilitativi con riconoscimento per lo student housing di una funzione urbanistica autonoma distinta dal residenziale ordinario e dal turistico-ricettivo; estensione e stabilizzazione del regime PNRR così da rendere permanenti e strutturali per tutti gli studentati le misure lì previste; ulteriore riforma della Legge 338/2000 con l'introduzione di agevolazioni strutturali a fronte dell'impegno da parte degli operatori anche privati a politiche tariffarie calmierate rispetto al mercato; convertibilità delle strutture in altre funzioni (ad esempio residenziale o ricettivo) all'esaurirsi della funzione di studentato, con possibilità di usi misti parziali in modo da superare la rigidità degli asset tradizionali e rispondere con flessibilità all'evoluzione della domanda.

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