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13 Novembre 2025
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Tecnocasa segnala prezzi delle case in generale aumento nelle grandi città, Bari in testa.
"Il primo semestre del 2025 - afferma Fabiana Megliola, responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa - vede un mercato immobiliare che continua a lanciare segnali positivi pur in un contesto geopolitico incerto. La crescita dei canoni di locazione in questi ultimi anni e i ribassi dei tassi di interesse, che hanno reso il credito più accessibile, hanno dato una spinta all'acquisto della casa. Vi è ancora una carenza di offerta sul mercato, soprattutto di immobili di qualità, e un leggero ridimensionamento degli acquisti per investimento. In aumento, in seguito anche all'attuale situazione geopolitica, gli stranieri che acquistano nel nostro Paese ritenendolo un approdo più sicuro per i propri risparmi".
Nel primo semestre del 2025 le compravendite residenziali in Italia sono state 373.395, con un aumento del 9,5% rispetto allo stesso semestre del 2024. Le città non capoluogo hanno segnato un incremento degli scambi del 9,6%, mentre quelle capoluogo del 9,2%. Si riducono le transazioni di tipologie di nuova costruzione (-4%), aumentano le compravendite delle tipologie usate (+10,4%).
Prezzi
Secondo le nuove rilevazioni dell'Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, le grandi città chiudono con un aumento dei prezzi del 2,2%, con l'eccezione di Genova che registra un calo dello 0,5%. Bari mette a segno il risultato più elevato (+6,7%). Milano segna +1,4%, la Capitale chiude con +2,0%. I capoluoghi di provincia registrano un aumento dei prezzi del 2%, l'hinterland delle grandi città del +1,9%. Tra le province delle metropoli si segnala la crescita più marcata nelle province di Bari (+4,3%), Firenze (+2,8%) e Milano (+2,5%).
Valori in aumento anche per le abitazioni di nuova costruzione, che chiudono con un rialzo dei prezzi del 2,3%. La possibilità di accedere a mutui green alimenta l'interesse per le nuove costruzioni, ma il prezzo, a volte elevato, sposta l'acquisto sugli immobili usati in buono stato.
Tempi di vendita
I tempi di vendita nelle grandi città a giugno 2025 sono di 107 giorni, un dato vicino a quello di un anno fa (105 giorni). Bologna e Milano sono le città dove occorre meno tempo per vendere, rispettivamente 75 e 84 giorni, in aumento di 7 e 3 giorni rispetto a un anno fa. I tempi più lunghi, 132 giorni, si registrano a Genova e Bari.
Nell'hinterland delle metropoli occorrono 141 giorni contro i 146 di un anno fa. Vendite più rapide nell'hinterland di Firenze (116 giorni), seguito dall'hinterland di Milano con 123 giorni e da quello di Verona con 125 giorni.
Nei capoluoghi di provincia, per vendere casa servono mediamente 131 giorni, come un anno fa.
Sconto medio
Lo sconto medio, nella prima parte del 2025, è del 7,6%, in calo rispetto all'8% di un anno fa, segnale di un mercato vivace. Percentuali più elevate di sconto (-7,8%) si osservano per le tipologie usate che spesso necessitano di lavori di ristrutturazione, motivo per cui si tratta maggiormente il prezzo.
Domanda, offerta e disponibilità di spesa
La domanda nelle grandi città a giugno 2025 è concentrata sul trilocale, che raccoglie il 40,6% delle richieste. Seguono il bilocale (25,2%) e il quadrilocale (22,5%). A Milano il bilocale si conferma la tipologia più ricercata (45,4%). Il quadrilocale prevale a Genova (43,9%), città dove i prezzi sono più contenuti.
L'analisi della domanda nei capoluoghi di regione che non sono grandi città conferma il trilocale come tipologia più ricercata (53%), seguito dal quadrilocale (22,2%).
L'analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città è maggiormente concentrata nella fascia fino a 119 mila euro (23,6%), percentuale che sale al 42,2% nei capoluoghi di regione.
Nella prima parte del 2025 si registra ancora una carenza di offerta abitativa, in particolare di immobili in buono stato. Il trilocale è la tipologia più presente sul mercato delle grandi città, con il 33,6% degli immobili. Seguono il quadrilocale (23,1%) e il bilocale (23%).
Locazioni
Nei primi sei mesi del 2025, nelle grandi città crescono i canoni di locazione: +3,1% per i monolocali, +2,9% per i bilocali e +3,2% per i trilocali. Si registra, rispetto al semestre precedente, un rallentamento della crescita, che è stata sostenuta negli ultimi anni. A Milano, per la prima volta dopo la pandemia, i canoni non sono aumentati perché hanno raggiunto livelli difficilmente sostenibili. La domanda di immobili in affitto è elevata e l'offerta non riesce a soddisfare le esigenze di chi cerca casa. L'offerta si riduce perché i proprietari temono eventuali problemi di morosità e perché, nonostante il ridimensionamento degli affitti brevi, la pratica è ancora diffusa soprattutto in presenza di intensi flussi turistici.
Tra le grandi città, Genova e Torino hanno registrato l'aumento dei canoni più significativo. Anche nei capoluoghi di provincia i canoni sono aumentati: +2,2% per i monolocali, +2,5% per i bilocali e per i trilocali, con una crescita più contenuta rispetto al semestre precedente.
In questo semestre si rileva un lieve aumento dei contratti stipulati a studenti universitari e una crescente preferenza per i contratti transitori. I rendimenti annui lordi da locazione di un bilocale salgono al 5,8%.
Previsioni
Per il 2025 le prospettive dell'Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa per il mercato immobiliare prevedono una crescita delle compravendite, che dovrebbero chiudere intorno a 750 mila, e dei prezzi (tra +3% e +5%). L'accessibilità al credito rappresenta un'iniezione di fiducia per i potenziali acquirenti, soprattutto giovani, che di fronte ai livelli elevati dei canoni potrebbero optare per l'acquisto. La casa, anche nei prossimi mesi, sarà percepita dai risparmiatori come un impiego del capitale meno rischioso all'interno di un contesto incerto e in evoluzione.
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