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La fase finale delle elezioni francesi si è concentrata in particolare sull'infelice 10% di tasso di disoccupazione della Francia - il doppio rispetto ai vicini Paesi del Nord Europa - più che sull'immigrazione. Gli elettori hanno scelto Emmanuel Macron per le proposte a favore delle imprese che hanno il potenziale di sbloccare gli investimenti e stimolare i mercati francesi. Hanno scelto di far pendere l'ago della bilancia dal sistema paralizzante di aumento delle tasse di Hollande a un sistema con più convenzionali tagli delle tasse e riforma del mercato del lavoro. Ora, andando verso le elezioni parlamentari di giugno, la liberalizzazione di settori chiave dell'industria è un punto centrale.
L'economia francese ha vissuto uno stallo degli investimenti e della spinta all'imprenditorialità rispetto ai vicini Paesi del Nord Europa e alla fine l'elettorato ha riconosciuto questo problema. Gli elettori francesi hanno optato per soluzioni convenzionali viste con particolare favore dalla Germania, piuttosto che per le proposte radicali di Marine Le Pen e del suo Front National.
Per l'Europa, questo risultato - e il solido piazzamento del partito di Angela Merkel alle elezioni dello Schleswig-Holstein di domenica - significa che gli Stati centrali d'Europa si stanno riavvicinando. Macron vuole migliorare le relazioni con la Germania, sebbene non sia del tutto estraneo alle tendenze protezioniste. La minaccia del populismo in Francia guadagna una tregua che sarà favorita dall'attuale momento di slancio che sta vivendo l'economia in Europa; si tratta di una tregua che richiede che Macron e il suo parlamento, quando sarà eletto a giugno, mantengano le promesse.
I mercati avevano già scontato con fiducia questo risultato, ma gli spread sui titoli di Stato di Francia e Italia dovrebbero ulteriormente restringersi. Le azioni dovrebbero reagire in modo uniforme, ma per dare un seguito al recente rally è necessario valutare quali saranno le nomine chiave di Macron quando 'En Marche' si trasformerà da movimento a partito di governo. Il passo successivo saranno quindi le nuove nomine, tra cui quella di Primo Ministro, e per Macron il compito di supervisionare le elezioni legislative che comporranno un parlamento che dovrebbe, si spera, supportare la visione di questo giovane leader e rivitalizzare la Francia.
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: AXA IM: focus su residenziale e hospitality BEI: social housing,
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