Ultime notizie
29 Aprile 2025
29 Aprile 2025
28 Aprile 2025
Un punto vendita su tre non ha ancora riaperto a seguito del lockdown, ma il dato più preoccupante è che la metà di questi di questi dichiara che ha cessato definitivamente l’attività. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta da Engel & Völkers su un campione di 6.600 esercenti su base nazionale, nel periodo 16-18 giugno 2020.
Alla domanda “A seguito della fine del lockdown avete riaperto la vostra attività?” il 14% degli intervistati dichiara di aver chiuso definitivamente, mentre un altro 14% afferma di non aver ancora riaperto “perché è troppo costoso tenere riaperta l’attività con le attuali nuove regole”. Il 49% afferma invece di “aver riaperto ma con personale ridotto” e infine il 29% conferma di essere “regolarmente operativo”.
Anche le previsioni sull’andamento commerciale sono significativamente pessimistiche, laddove il 29% degli intervistati si aspetta un calo del fatturato superiore al 40% e il 43% dei retailer invece si attende un fatturato negativo tra il 20% e il 40%. Nota di speranza invece per il 14% dei rispondenti, che osserva un trend positivo della propria attività.
Timori per il futuro, ecommerce e pochi soldi. Tre retailers su 4 cercheranno spazi più piccoli.
“Una delle grandi conseguenze che l’emergenza sanitaria e la successiva emanazione di norme volte alla tutela della salute pubblica ha portato con sé riguarda proprio la fisicità delle attività commerciali – commenta Gianluca Sinisi di Engel & Völkers Commercial Milano e Lombardia. Il 72% degli operatori che ha risposto alla nostra indagine ritiene che per futuri piani di espansione cercherà location con una superficie minore, risposta forse figlia di minore disponibilità economiche e di una maggiore integrazione con l’ecommerce”. Il 16% ammette infatti che il punto fisico non potrà più camminare solo su proprie gambe ma dovrà necessariamente essere supportato dall’online. Solo il restante 12% degli intervistati asserisce che invece il punto vendita rimarrà lo stesso.
Il 44% ha chiesto una riduzione dei canoni
In effetti, nelle risposte degli operatori al dettaglio i costi relativi al punto vendita sono un elemento di criticità in termini si sostenibilità futura dell’esercizio: il 44% degli intervistati (ma un altro 44% ci sta pensando o deve ancora decidere) ha chiesto una riduzione o uno slittamento del canone di locazione, il 29% però dichiara di non averlo ottenuto.
I dati dell’indagine condotta Engel & Völkers ravvisano uno scenario di significativo cambiamento sul mercato del Real Estate con destinazione retail.
“I primi segnali indicano che questa crisi connessa alla pandemia porterà a un cambiamento permanente nel mercato della locazione immobili retail – commenta Valeria Spagnoletti Zeuli, partner di Rödl & Partner. Convinzione suffragata dal fatto che l’unanimità degli intervistati si espressa in tal senso. Una maggiore attenzione verrà senz’altro posta a clausole che fino ad oggi venivano considerate standard. Nello specifico il 43% ha espresso la “necessità di un canone più sostenibile”, il 32% domanda invece “maggiore flessibilità nella durata contrattuale” oppure, il 25% dei rispondenti, auspica una “maggiore libertà di uscita dal contratto”. Ma non solo.
A fronte di consistenti cali di fatturato e della mancanza di liquidità necessaria per far fronte alle spese, fra cui il canone di locazione i conduttori mostrano di essere alla ricerca di un accordo con i locatari che preveda nuove soluzioni, anche con nuove formule quali ad esempio, ove possibile, la compartecipazione agli utili nella quantificazione del canone, soluzione che nelle risposte all’indagine è essere gradita a circa il 70% degli intervistati.
Nello specifico, il 29% degli intervistati si mostra interessato a una forma di compartecipazione nella quantificazione del canone con la parte preponderante in percentuale sul fatturato, mentre il 43% preferirebbe la parte preponderante del canone fissa ed una quota residuale in percentuale sul fatturato. Il 28% dei rispondenti afferma di non essere interessata a soluzioni di questo tipo.
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: JLL: Q1 2025, 2,7 mld di investimenti capital markets in Italia
Notizie Correlate
29 Aprile 2025
Red
31 Marzo 2025
Red
Red
24 Marzo 2025
red
red
17 Febbraio 2025
Red
Red
04 Novembre 2024
Red
Red
Video Correlati
01 Aprile 2025