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26 Maggio 2016

Fidenza Outlet: guai con la Gdf per 7,2 mln

di red

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La Guardia di Finanza di Parma ha contestato alla società proprietaria dell’outlet Fidenza Village, VR Milan, 7,2 milioni di euro di imponibile non dichiarato.

In particolare da ottobre 2010 a dicembre 2014 sarebbero state messe a bilancio una serie di deduzioni di quote di ammortamento relative al complesso immobiliare giudicate non ammissibili dalle Fiamme Gialle che hanno iniziato le indagini dopo una querela depositata due anni fa da alcuni lavoratori di Saldarini, marchio di abbigliamento e accessori che ha un negozio nel centro commerciale, per licenziamento illegittimo. Saldarini aveva dovuto lasciare a casa i dipendenti perché il suo contratto con VR Milan non era un affitto di un locale commerciale bensì un affitto di ramo d’azienda con obbligo a scadenza di restituire il ramo senza più alcun dipendente.

VR Milan, società legata al gruppo anglo-americano Value Retail proprietario di diversi outlet in Europa, rischia adesso una sanzione dall’Agenzia delle entrate, per violazioni “sostanziali di importo considerevole”. L’illecito tributario del Fidenza Village scaturisce da un risparmio fiscale non dovuto per aver assoggettato a tassazione un reddito imponibile inferiore a quello effettivo. L’ammortamento sarebbe dovuto essere in capo agli affittuari. Senza contare poi che i vari conduttori erano legati a VR Milan da un doppio sistema di contratti: uno pubblico e registrato e uno non registrato. Ad esempio nel caso di Saldarini, il contratto non registrato prevedeva che l’affittuario non fosse responsabile per il normale deperimento dei beni e che Fidenza Village avesse diritto ad ammortizzare tali beni, ma allo stesso tempo metteva tutte le spese di manutenzione a carico dell’affittuario.

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