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30 Luglio 2018
Bussola Crif: calo spread ravviva le surroghe
di G.I.
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Complice una ulteriore riduzione degli spread medi di offerta sui mutui, nel corso del secondo trimestre 2018 si ravviva l’interesse quanto meno sul canale online per le operazioni di mutuo con finalità surroga. E’ quanto emerge dalla nuova edizione della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it che evidenzia come il peso delle richieste con questa finalità arriva infatti a spiegare circa il 31% del totale delle richieste raccolte sul canale internet nel trimestre, in crescita rispetto ad una incidenza del 28% rilevato nel I trimestre 2018 seppure ancora ben al di sotto dei picchi degli anni precedenti.
Guardando più in dettaglio l’andamento dei prezzi, nel secondo trimestre 2018 si rileva una ulteriore riduzione degli spread medi di offerta per mutui a tasso variabile e mutui a tasso fisso: per una operazione di mutuo di 140.000 euro, durata 20 anni, valore immobile 220.000 euro, la media trimestrale dei migliori spread per mutui a tasso variabile si riduce dallo 0,8% del primo trimestre 2018 allo 0,7% del secondo trimestre 2018.
Sullo stesso periodo, la media dei migliori spread per mutui a tasso fisso si riduce di qualche ulteriore punto base avvicinandosi a valori prossimi allo zero. Questa riduzione è da mettersi in relazione anche ad un ritardo di revisione dei tassi finiti di offerta sui mutui a tasso fisso da parte delle banche a fronte di una sensibile volatilità degli indici IRS nel trimestre.
A livello complessivo, però, l’andamento delle istruttorie attivate per la richiesta di mutui e surroghe da parte di privati e famiglie rimane ancora debole, facendo segnare nei primi 6 mesi dell’anno un -4,4% malgrado il ritorno in territorio positivo rilevato nel mese di giugno (+3,6%).
Stefano Magnolfi, Executive Director di CRIF Real estate Services: “In questa prima fase del 2018, continuano a crescere le compravendite di immobili residenziali e prosegue il lento e graduale miglioramento di tutti gli altri indicatori che caratterizzano il mercato immobiliare delle abitazioni. A questo proposito risulta particolarmente significativo il livello raggiunto dalla domanda potenziale di acquisto di abitazioni, stimata in circa 2,6 milioni di famiglie che nell’80% dei casi dichiarano di dover essere supportate dall’accensione di un mutuo per l’acquisto. Un segnale importante per gli istituti di credito che oggi, dopo alcuni anni in cui si sono adoperati per ripulire i propri bilanci dalle sofferenze, potrebbero avere una maggiore propensione rispetto al passato a rivolgersi verso nuove esposizioni nel comparto immobiliare, pur non abbassando l’attenzione verso l’effettiva capacità di rimborso da parte della clientela”.
Stefano Rossini, amministratore e fondatore di MutuiSupermarket.it: “Continua anche nel secondo trimestre 2018 la riduzione degli spread di offerta sui mutui da parte del sistema bancario, una contrazione iniziata nel lontano primo trimestre 2012 quando i migliori spread per un mutuo a tasso variabile e a tasso fisso erano rispettivamente pari al 3,30% e 3,60%, valori oggi che si posizionano allo 0,7% per i tassi variabili e a qualche punto base sopra lo zero per i tassi fissi”.
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