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15 Maggio 2025
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Lo scenario che può andarsi a configurare è simile per certi versi a quello che ha riguardato e riguarda ancora la realizzazione delle reti 5G. Nei giorni scorsi Elena Piastra, sindaca del Comune di Settimo Torinese – nell’area è stato installato uno dei tre data center Tim-Google – ha acceso i riflettori sulla necessità di regole stringenti per i nuovi insediamenti.
“I data center consumano molta energia e acqua e per un Comune è inaccettabile dissipare risorse, tanto più che le ricadute occupazionali sono molto scarse. Chiederemo alle imprese di prevedere investimenti per ridurre l'impatto ambientale e distribuire il calore nell'impianto di teleriscaldamento”.
Già sul piede di guerra da molti mesi l'associazione ambientalista Legambiente, mentre stanno aumentando i “movimenti” costituiti da gruppi di cittadini: dopo il “no 5G” è la volta del “no data center”. Anche in Lombardia si è posta la questione, come ha sottolineato la dirigente Elisabetta Confalonieri in un incontro nei mesi scorsi: “Ci sono parecchi paradossi, come ad esempio nel caso dell’area di Bollate dove è prevista la realizzazione di un maxi data center in una delle poche aree libere a ridosso di un’arteria di traffico e di abitato che comporterà una riduzione delle aree verdi nonché disagi anche sul traffico e la viabilità” (la struttura sarà localizzata nelle aree verdi situate tra le frazioni di Cascina del Sole e Cassina Nuova a ridosso della tangenziale Nord, ndr).
Tutto ciò nonostante ci sia un’enorme area dismessa a pochi chilometri di distanza, nel vicino comune di Paderno, che avrebbe potuto essere selezionata per un progetto del genere”, evidenzia Di Simine: “Bisogna fare in modo che i data center si facciano promotori di forme alternative di approvvigionamento energetico. In primis vanno alimentati con fonti green a partire dal fotovoltaico e con sistemi di raffreddamento che siano in grado di abbattere l’enorme mole di calore prodotta. E, soprattutto, queste strutture devono creare un ritorno su distretti territoriali e cittadini in termini di abbattimento dei consumi energetici come nel caso del teleriscaldamento”…
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: Demanio: partenariato pubblico-priva
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