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Inchieste a Milano, “a rischio cantieri e investimenti”: l’allarme di Assoedilizia
di red
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Tanti i cantieri a rischio a Milano dopo le recenti inchieste giudiziarie su presunti abusi edilizi legati alle interpretazioni delle normative in fatto di volumetrie e oneri urbanistici. A lanciare l’allarme è (anche) il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici.
“Le inchieste sono sei ma sono a rischio di indagine circa 140 pratiche edilizie avviate con una semplice Scia, e in qualche caso si tratta di immobili già edificati e a rischio sequestro, benché sinora la magistratura non abbia fatto ricorso a questo provvedimento”, nota Colombo Clerici in un’intervista ad Affaritaliani.it. In cui sottolinea che “la situazione di parecchi cantieri potrebbe diventare a rischio di illegittimità. Con notevoli danni per le imprese e per i promissari acquirenti che abbiano già saldato o versato cospicui acconti”.
Già oggi, evidenzia il numero uno di Assoedilizia, molti cantieri ma soprattutto i processi autorizzativi degli uffici comunali risultano rallentati per prudenza, “in attesa che si dettino regole precise entro le quali la Scia possa essere considerata titolo adeguato a svolgere i lavori”.
Un problema che potrebbe avere effetti devastanti, in pieno rush per la costruzione delle infrastrutture per le Olimpiadi Invernali del 2026, sebbene lo stesso Colombo Clerici riferisca che al momento “stanno andando avanti solo lavori urgenti e per i quali siano stati ottenuti permessi di costruire o realizzati piani attuativi, come gli alloggi per gli atleti (e futuri studentati) nell’ex scalo Romana”.
Essenziale sarà dunque far sì che la magistratura porti avanti il suo lavoro in tempi rapidi: “Le tipologie delle nuove edificazioni in corso rispondono, nella maggioranza dei casi, a una domanda precisa e qualificata che in alcune situazioni potrebbe dar luogo a ripensamenti o (a stato avanzato dei lavori eventualmente dichiarati illegittimi) subire danni a causa di contenziosi lunghi e difficili; ma le imprese più robuste potrebbero ripartire rapidamente sulla base delle nuove regole verificate dalla magistratura e assunte dal Comune”, conclude il presidente di Assoedilizia.
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