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15 Marzo 2023

IPI, Torino: in crescita mercato residenziale di pregio e uffici nel 2022 (Report)

di E.I.

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La ripresa economica interessa positivamente il mercato direzionale di Torino. Guardando al residenziale, cresce il mercato di alta gamma che punta su spazi verdi, design e sostenibilità energetica. Sono queste le principali evidenze che emergono dai report diffusi da IPI relativi agli uffici e al comparto residenziale nel torinese.

Residenziale 

Il 2022 conferma l'ottima tenuta del mercato residenziale torinese, registrando 16.126 compravendite, di cui 7.857 conteggiate nel secondo semestre. Si tratta del miglior risultato degli ultimi dieci anni, con un incremento complessivo delle transazioni pari al 6% rispetto al 2021, al 15% se confrontato rispetto alla media degli ultimi 5 anni e addirittura al 31% rispetto alla media degli ultimi 10 anni. 

Il mercato torinese risulta ancora caratterizzato da una domanda abitativa in crescita, ma che si confronta con uno stock immobiliare in offerta caratterizzato da una percentuale di immobili nuovi che continua a essere esigua rispetto al totale degli immobili sul mercato.

I dati attualmente disponibili evidenziano la crescita della richiesta di immobili di alta gamma soprattutto in centro e in collina ma che si allarga anche a quartieri emergenti. La pipeline di alloggi destinati a essere immessi sul mercato entro la fine del 2023 è pari a circa 50.000 mq con una percentuale di immobili già venduti che, per molte iniziative, supera ampiamente il 60%.

Sul fronte dei prezzi si rilevano incrementi generalizzati con rialzi maggiori in prossimità del centro o in prossimità della metropolitana (che incide per oltre il 20% sui prezzi e sui canoni di locazione), e trasversalmente nelle fasce di qualità dal centro alla periferia. Perdurano prospettive meno favorevoli per alcune aree periferiche che risentono soprattutto del sottodimensionamento di trasporti pubblici e servizi oltre a mostrare segnali di conflitti sociali irrisolti.

I dati restituiscono l'evidenza di un mercato ancora vivace anche se non mancano le cautele per il rialzo dei tassi e per le incertezze legate al contesto macroeconomico. La reazione potrebbe portare a un temporaneo attendismo, sia da parte delle famiglie sia degli istituti bancari, il cui orientamento potrebbe farsi progressivamente più selettivo.

In generale, secondo IPI, la domanda sarà destinata a rimanere orientata verso immobili nuovi, caratterizzati da ampie dimensioni e servizi disponibili nelle immediate vicinanze con una attenzione rivolta al risparmio energetico, ai costi bassi di gestione e manutenzione, oltre all'uso di materiali sempre più innovativi. Tale evidenza è destinata ad ampliare il differenziale fra abitazioni nuove e usate con il divario dei prezzi che potrà superare, ampiamente, il 10% in buona parte delle città italiane.

Uffici

La ripresa economica ha interessato positivamente il mercato direzionale corporate con prospettive occupazionali per i dipendenti che lavorano in ufficio che continuano a essere stabili e positive e un'occupazione fisica degli spazi in media pari all'80%. 

Queste circostanze hanno portato a un progressivo ritorno a condizioni di normalità con un aumento della richiesta di spazi strutturati anche per il mercato torinese. L'attenzione continua a essere rivolta verso un prodotto immobiliare evoluto e flessibile, con un'attenzione verso spazi più confortevoli per lavorare e socializzare, oltre a location che possano garantire una buona accessibilità a trasporti e parcheggi. La domanda è fortemente orientata verso uffici con una dimensione compresa fra 800 e 2.000 mq.

Per il mercato di Torino i principali indicatori quali prime rent e prime net yield sono in aumento, mentre si registra un'ulteriore contrazione del vacancy rate a causa della mancanza di prodotto, soprattutto se caratterizzato da una posizione strategica e alti standard in termini di efficienza e sostenibilità.

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