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4 Agosto 2022

Amundi: le principali convinzioni per il secondo semestre 2022 (Report)

di red

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Amundi ha analizzato le più importanti convinzioni d’investimento nel breve e nel medio periodo concentrandosi sulle scelte per il secondo semestre dell’anno e soffermandosi, più nello specifico, su principali convinzioni d’investimento nel secondo semestre; temi-chiave per i prossimi mesi; scenari centrali e rischi alternativi; focus su EM e Cina; asset allocation con uno spaccato per asset class (azioni e mercati emergenti, investimenti ESG, reddito fisso e valute, materie prime e real asset). 

Le prospettive economiche per il secondo semestre, secondo Amundi, saranno caratterizzate da divergenze a livello di crescita, inflazione e policy mix nelle diverse regioni. Il rischio di stagflazione sarà una caratteristica che accomunerà i mercati sviluppati (MS). Inoltre, visto che non ci sarà più un ciclo globale sincrono, tornerà il rischio Paese.

L’economia statunitense si avvia a un atterraggio morbido, mentre la zona Euro è fragile, e la sua economia sta risentendo dell’aumento dei prezzi dell’energia. La crescita della Cina dovrebbe riprendere vigore nel secondo semestre grazie al sostegno delle politiche.

L’inflazione potrebbe essere vicina al picco, ma rimarrà elevata per via della deglobalizzazione, delle strozzature dell’offerta, del caro-materie prime e della crescita positiva dei salari negli Stati Uniti. Sta inoltre prendendo piede anche una dimensione psicologica.

Le banche centrali interverranno per frenare l’inflazione in un periodo contrassegnato dal rallentamento del credito, dal debito elevato e dal rischio di frammentazione sui mercati finanziari. Non si spingeranno troppo in là, e i mercati hanno già scontato buona parte de loro nuovo atteggiamento hawkish.

Gli stimoli fiscali sono perlopiù alle nostre spalle, con alcuni margini di manovra a livello nazionale, soprattutto in Europa e in Cina. Negli Stati Uniti, lo spazio fiscale è inesistente in vista delle elezioni di mid-term.

La profondità del sell-off azionario ha contribuito ad assorbire le sopravvalutazioni, ma non ha inglobato il peggioramento dei fondamentali societari. Permangono dei rischi nel settore della crescita. Il segnale di acquisto per gli attivi rischiosi dipenderà dalla capacità dei rendimenti obbligazionari di stabilizzarsi. Nonostante il repricing globale sia ancora in corso, questa prospettiva non appare così distante.

Scarica il Report che riporta le e opinioni di:

. Vincent Mortier, Group Chief Investment Officer

. Matteo Germano, Deputy Group Chief Investment Officer

. Pascal Blanqué, Chairman Amundi Institute

. Monica Defend, Head of Amundi Institute

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