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18 Ottobre 2019

Post Expo, da studenti idee e progetti per città del futuro

di G.I.

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Giunto alla terza edizione, il programma Mind Education coinvolge gli studenti delle scuole primarie e secondarie milanesi, affiancati dalle università, nella realizzazione di progetti da implementare e sviluppare nel nuovo Distretto dell'innovazione.

I promotori di Mind Education sono Arexpo, Lendlease, Fondazione Human Technopole, Università Statale di Milano, Ospedale Galeazzi e Fondazione Triulza.

L'edizione di quest'anno punta a raccogliere idee sulle città sostenibili e sulle professioni del futuro, collaborando con il Joint Research Centre di Ispra, l'Ufficio scolastico regionale della Lombardia e le università Naba, Bocconi e Vita-Salute del San Raffaele.

L'ex area Expo, a regime, "sarà una città dove vivranno 70mila persone. Per progettarla è importante capire cosa vogliono i cittadini di domani, e i ragazzi sono i cittadini di domani", ha evidenziato il presidente di Arexpo, Giovanni Azzone. Delle 117 aziende interessate a insediarsi nel sito, ha aggiunto Azzone, "faremo nomi nel momento in cui ci saranno contratti firmati, questo per esigenze di riservatezza di tutti. Diciamo che ci sono nomi molto interessanti con cui ci sono colloqui molto avanzati, sia dall'Italia sia dalle regioni circostanti. Abbiamo avuto una visita recente di una delegazione del Canton Ticino, perchè questo è visto come un luogo attrattivo a livello europeo e non solo italiano".

Per il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l'area Mind "cresce ed è una di quelle realtà in cui l'Italia dà una buona prova di se stessa. Il pericolo che rimanesse bloccata c'era all'inizio e invece si è dimostrato che le cose in Lombardia vanno avanti. Adesso bisognerà continuare sulla strada dello sviluppo, credo che possa diventare un ulteriore motivo di attrattività per il nostro territorio: la ricerca e la scienza della vita sono temi al centro dell'interesse della nostra Regione".

Quanto alla necessità di accelerare sulla riconversione, espressa dal viceministro Buffagni, Fontana ha commentato: "Tutto si potrebbe fare meglio, non ci sono dubbi ma, paragonato ad altre parti del Paese, penso che questo possa essere già considerato un esempio positivo. Guardiamo le cose positive che emergono da questa esperienza".

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