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2 Dicembre 2020

Sul mercato i gioielli immobiliari della Fondazione Venezia: 400 mln

di N. C.

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Crisi economica e difficoltà di bilancio mettono all'angolo anche i princìpi più ferrei. E così, dopo mesi di polemiche e di smentite piccate, la Fondazione Venezia è scesa a patti con la realpolitik e ha messo sul mercato i suoi gioielli immobiliari, a partire dalla storica Casa dei Tre Oci per finire al grande centro espositivo M9 e agli altri immobili di proprietà, nessuno escluso come specifica la nota della Fondazione a margine della decisione presa dal Consiglio Generale venerdì scorso.

Il tutto nasce non solo dalle difficoltà finanziarie, ma anche dall'obiettivo statutario di erogare fondi per la Cultura e l'Arte, arrivando nel piano strategico 2021/2023 alla soglia dei dieci milioni all'anno contro i 4/5 attuali.

Un piano che scavalca anche il niet del sindaco Luigi Brugnaro che nel maggio scorso aveva sentenziato: "La Casa dei tre Oci non si tocca".


Oggi sul mercato c'è un ingente patrimonio immobiliare. Si va appunto dalla storica dimora della Giudecca da anni destinata a sede espositiva, valutata 6 milioni di euro; alla sede istituzionale di Rio Novo (16 milioni); al megacentro espositivo M9-District (87 milioni), per finire ai palazzi con abitazioni e uffici di via Poerio e via Brenta vecchia (ciascuno oltre i 22 milioni di quotazione) e via Pascoli (40 milioni).


Il presidente della Fondazione, Michele Bugliesi, spiega che il patrimonio della Fondazione vale oltre 400 milioni, ma il trenta per cento dello stesso (più di 130 milioni di valore) è immobilizzato, limitando enormemente le capacità di azioni finanziarie della fondazione che ha spese enormi di gestione, per esempio per il complesso M9.

"Dobbiamo smobilizzare - spiega Bugliesi - per puntare su strumenti finanziari più redditizi, che ci permettano di raddoppiare le nostre capacità di erogare finanziamenti per arte e cultura".
La corsa ai lotti sembra già iniziata, soprattutto per i Tre Oci.


Destinazione? Alberghi, residenze, mega appartamenti residenziali?
Bugliesi rassicura: "Ci siamo dati un vincolo, interagire solo con chi ha affinità con i nostri vincoli statutari". Si vedrà.

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