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29 Novembre 2024

5 Novembre 2024

Baker McKenzie: una guida ESG per il futuro della sostenibilitą nel lusso

di Red

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Lo studio legale Baker McKenzie e Positive Luxury, esperti di sostenibilità per l'industria globale del lusso, hanno presentato l'ultima edizione della loro Guida ESG: "Il futuro della legislazione sulla sostenibilità per il lusso". Con l'insediamento di una nuova amministrazione negli Stati Uniti, le recenti elezioni politiche e il nuovo governo nel Regno Unito, la transizione verso una nuova Commissione Europea nell'Unione Europea e gli eventi globali come la COP29 che stanno influenzando l'agenda della sostenibilità, questa guida fornisce una panoramica dei principali cambiamenti nella legislazione ESG previsti nei prossimi anni negli Stati Uniti, nell'UE e nel Regno Unito. La guida mette in evidenza le questioni chiave che gli imprenditori del settore del lusso devono conoscere per orientarsi nella prossima legislazione sulla sostenibilità.

Aumento dell'azione legislativa e normativa ESG

Il panorama legislativo ESG è in rapida evoluzione e il rapporto evidenzia gli sviluppi significativi all'orizzonte: Nell'UE, il Green Deal continua a guidare gli sforzi di decarbonizzazione, puntando alla neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050, sostenuto da iniziative come il Piano d'azione per l'economia circolare e la Strategia per un tessile sostenibile e circolare. La direttiva sulla due diligence in materia di sostenibilità delle imprese impone una due diligence completa della catena del valore e piani di transizione climatica, mentre la nuova direttiva sulla responsabilizzazione dei consumatori nella transizione verde e la proposta di direttiva sulle dichiarazioni verdi combattono il greenwashing fornendo una maggiore regolamentazione delle dichiarazioni ambientali.

Sia nell'UE che nel Regno Unito sono state adottate misure per affrontare il problema della deforestazione e del degrado forestale nelle preziose foreste del mondo. Il regolamento dell'UE sulla deforestazione copre potenzialmente un'ampia gamma di materiali e ingredienti importati utilizzati nei processi produttivi dell'UE, con una proposta aggiornata della Commissione europea sull'attuazione pubblicata nell'ottobre 2024. Inoltre, il Regno Unito sta cercando di adottare un regime di prodotti a rischio forestale attraverso modifiche all'Environment Act 2021.

Negli Stati Uniti si assiste a una serie di sviluppi in materia di ESG. Nello Stato di New York sono state presentate diverse proposte, tra cui la proposta di legge sui lavoratori della moda, un provvedimento legislativo volto a proteggere i creativi dell'industria della moda, tra cui truccatori, stilisti, modelli e fotografi. La legge mira a migliorare le tutele del lavoro, la salute e la sicurezza e a prevenire lo sfruttamento. Inoltre, il Fashion Sustainability and Social Accountability Act richiederà alle grandi aziende della moda di mappare le loro catene di approvvigionamento e di affrontare i diritti umani e l'impatto ambientale, mentre vari Stati introdurranno leggi sulla responsabilità estesa del produttore per gli imballaggi e i tessuti, che interesseranno le operazioni e le catene di approvvigionamento dei marchi di lusso.

Prospettive ESG future per l'industria del lusso

La guida esamina anche le prospettive dei prossimi anni per il settore del lusso sul fronte ESG. Le tendenze emergenti includono: La crescente enfasi sulla collaborazione intrasettoriale e i relativi rischi di concorrenza/antitrust, con autorità di regolamentazione come la Commissione Europea e la Competition and Markets Authority del Regno Unito che forniscono indicazioni sugli accordi di sostenibilità.

I vantaggi e le tensioni dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale per la sostenibilità, sottolineando la necessità di tecnologie efficienti dal punto di vista energetico e di integrazione delle energie rinnovabili per mitigare l'impatto ambientale.

La crescente tendenza a migliorare la sostenibilità e l'efficienza degli spazi commerciali, come si evince dall'aggiornamento del Green Lease Toolkit della Better Buildings Partnership del Regno Unito.

L'aumento significativo dei reclami dell'OCSE relativi alle questioni ESG, con un incremento del 400% delle istanze specifiche nel 2023, sottolinea il crescente controllo sulle imprese multinazionali e l'importanza di aderire alle linee guida internazionali.

Katia Boneva-Desmicht, Global Chair of Consumer Goods and Retail di Baker McKenzie, sottolinea la dinamicità del panorama normativo e i crescenti requisiti per le aziende: "La rapida evoluzione della legislazione nei principali mercati geografici per i marchi del lusso richiede una due diligence completa, un reporting trasparente e un adattamento proattivo ai nuovi standard. Questa guida è uno strumento utile per le aziende del lusso per stare al passo con i requisiti ESG e prepararsi a cambiamenti significativi".

Amy Nelson-Bennett, CEO di Positive Luxury: "Le prossime normative ESG globali saranno un catalizzatore per la trasformazione del settore del lusso. Piuttosto che vederle come semplici ostacoli alla conformità, i marchi del lusso dovrebbero vederle come opportunità per incorporare la sostenibilità nelle loro operazioni".

Miriam Allena (nella foto), Of Counsel di Baker McKenzie in Italia e Professore Associato presso l'Università L. Bocconi: "Con la nuova normativa ESG le imprese sono chiamate a rivedere processi interni già in atto per renderli conformi al nuovo quadro normativo. Ciò è particolarmente vero per il settore del lusso: l'esperienza delle aziende italiane dimostra che l'attenzione alla qualità dei materiali è sempre stata presente".

Il rapporto fornisce anche raccomandazioni chiave per i marchi del lusso per adattarsi ai cambiamenti ESG: Privilegiare la trasparenza; adottare un piano di transizione climatica; verificare le dichiarazioni ecologiche; abbracciare l'innovazione; allineare le funzioni sulla conformità ESG; educare gli stakeholder.

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