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A gennaio 2024 i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” sono rimasti invariati su base mensile e sono diminuiti dello 0,6% su base annua. I prezzi di “Strade e Ferrovie” diminuiscono dello 0,1% in termini congiunturali e del 3,0% in termini tendenziali. Lo comunica l’Istat.
Nel quarto trimestre 2023, i prezzi alla produzione dei servizi sono aumentati dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e del 2,3% su base annua. Gli incrementi tendenziali più elevati riguardano i servizi di magazzinaggio e custodia (+6,9%) e noleggio di autoveicoli (+6,8%); la flessione tendenziale più ampia, i servizi di trasporto marittimo e costiero (-11,5%).
Sempre a gennaio i prezzi alla produzione dell’industria sono diminuiti dell’1,7% su base mensile e del 10,7% su base annua (era -16% a dicembre). Sul mercato interno i prezzi sono calati del 2,5% rispetto a dicembre e del 14% su base annua (da -20,5% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi sono diminuiti dello 0,1% in termini congiunturali e del 2,1% in termini tendenziali (era -1,5% a dicembre).
Sul mercato estero i prezzi si sono ridotti dello 0,2% su base mensile (-0,3% area euro, 0% area non euro) e dell’1,5% su base annua (-2% area euro, -1% area non euro).
Nel trimestre novembre 2023-gennaio 2024, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria sono diminuiti dell’1,1% (-1,4% mercato interno, -0,6% mercato estero).
Fra le attività manifatturiere, i cali tendenziali più ampi riguardano i settori prodotti chimici (-9,7% mercato interno, -7,8% area euro, -7% area non euro), metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-5,3% mercato interno, -7,5% area euro, -6,6% area non euro), coke e prodotti petroliferi raffinati (-4,9% mercato interno, -9,8% area euro, -5,3% area non euro) e industria del legno, della carta e stampa (-4,3% mercato interno, -13,7% area euro, -4,3% area non euro). Sul mercato interno, la flessione su base annua dei prezzi delle attività estrattive (-35,1%) e della fornitura di energia elettrica e gas (-36%) è marcata ma in netta attenuazione.
Il commento degli analisti Istat
Il calo congiunturale dei prezzi alla produzione dell’industria a gennaio è dovuto soprattutto ai ribassi dei prezzi dell’energia sul mercato interno. La riduzione del calo su base annua è in gran parte dovuta ai prezzi del comparto energetico, la cui flessione tendenziale sul mercato interno si ridimensiona a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con gennaio 2023, quando si registrarono ribassi dei prezzi del comparto molto più marcati.
Per le costruzioni, i prezzi sono pressoché stabili su base mensile. Per i servizi, il rialzo congiunturale dei prezzi nell’ultimo trimestre 2023 riflette aumenti di contenuta entità, diffusi a tutti settori, a eccezione di trasporto aereo e trasporto merci su strada. Nella media 2023, sono i prezzi di noleggio autoveicoli e magazzinaggio e custodia a registrare gli aumenti più elevati; quelli di trasporto aereo merci e trasporto marittimo, le flessioni più ampie.
Allegati:
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: Alternatives: i nuovi strumenti a disposizione degli inves
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