Nel corso dell'assemblea speciale degli azionisti di WeBuild possessori di azioni di risparmio, convocata per il prossimo 30 settembre, all'ordine del giorno ci saranno anche le dimissioni del rappresentante comune degli azionisti.
"L'inserimento di questo punto all'ordine del giorno si è reso necessario alla luce dell'approccio non collaborativo e in alcuni casi ostruzionistco da parte della società", si legge nella relazione della stessa rappresentante comune degli azionisti di risparmio, che lamenta un atteggiamento che "mira a limitare il mio diritto di parola, critica e cronaca sui temi societari, il ruolo informativo verso la categoria, il ruolo di rappresentanza della volontà della stessa, anche e soprattutto, nei confronti della società e le prerogative funzionali associate alla carica dalla legge". La rappresentante sostiene inoltre che "a prescindere dall'infondatezza dei contenuti", sono state "espresse considerazioni lesive della propria professionalità e comunque non compatibili con la corretta gestione dei rapporti fra società e categoria".
Si parla poi di "scorrettezza formale, ai limiti della denigrazione e illazione, nelle comunicazioni, le difficoltà frapposte nella gestione di semplici adempimenti e in generale un approccio 'non collaborativo' (fra organi statutari) fino al punto di rifiutare la disponibilità della sede sociale per lo svolgimento dell'assemblea, rendono impossibile lo svolgimento dell’attività professionale nei limiti del mandato ricevuto". Per questi motivi, la rappresentante ritiene che "potrebbero non esservi le condizioni per espletare il mandato ricevuto, che verrebbe comunque a scadenza nel prossimo anno, e ritiene doveroso dare la propria disponibilità a dimettersi formalmente dall'incarico per offrire ai soci la possibilità di individuare soggetto adeguato al ruolo nel contesto delineato, qualora persistessero le condizioni attuali".
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