“Noi continuiamo a ritenere che quella degli affitti brevi sia una concorrenza sleale. Lo ha detto il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, oggi durante un convegno. “Gli affitti brevi vanno bene nei borghi ma nelle grandi città è un'altra cosa. Se affitti per un week end, fai concorrenza all'albergo e allora devi avere le stesse regole, cambio di destinazione d'uso e stesse tasse. Mentre se affitti per una settimana, 10 giorni e più, allora forse sei un altro mercato”, ha continuato Bocca, sottolineando che “durante il Salone del Mobile a Milano, nonostante l'alto numero di presenze è stata la prima volta che gli alberghi non hanno fatto il tutto esaurito, per la concorrenza di chi si è affittato casa per un giorno o un week end”.
Risponde subito la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, in dissenso col presidente di Federalberghi. La ministra ha difeso il fenomeno degli affitti brevi che va sì regolato ma senza mettere troppi paletti. Di fronte alla posizione di Federalberghi che considera gli affitti brevi concorrenza sleale e chiede le stesse regole, Santanchè ha parlato di “tutela della proprietà privata”, ricordando che “abbiamo nel mondo chi è andato più avanti di noi - come New York e Barcellona - ma poi è tornato indietro. È vero quanto accaduto durante il Salone del Mobile, ma è anche vero che alberghi di prezzo medio di 350 euro durante quei giorni chiedevano 2mila euro. È vero che c’è il mercato ma il turista sta attento e ha sottolineato che 'una cosa è se io ho un appartamento in più e l'affitto per migliorare il reddito della famiglia, un'altra cosa è se ne ho 10', spiegando che 'se noi vogliamo sviluppare le aree interne e farle diventare sexy come offerta turistica, si dovrebbero andare a cercare altri mercati. A Firenze è pieno di alberghi, mi piacerebbe che venissero aperti a Genova, Viterbo, Ancona” sottolineando l'importanza degli affitti brevi per lo sviluppo dell'offerta turistica in aree meno turistiche.
