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14 Dicembre 2023

Immobiliare.it: cresce la domanda di case in montagna ma aumentano anche i prezzi

di red

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I prezzi delle case in montagna, come i sentieri, sono sempre in salita. Secondo un’indagine di Immobiliare.it Insights, acquistare un immobile in quota costa di più rispetto a cinque anni fa in tutte le principali località.

Cortina d’Ampezzo resta la più cara, con prezzi medi che superano gli 11.300 euro/mq, in aumento di quasi il 20% rispetto al 2018.

Ecco, dunque, che l’interesse dei potenziali acquirenti si spostano altrove, in particolare su Badia e Selva di Val Gardena, dove rispetto a cinque anni fa la domanda è più che triplicata ma dove, comunque, si paga di più se si fa un confronto con il 2018.

Il prezzo delle case a Badia, poco al di sotto 9.500 euro/mq, è aumentato di circa il 30%, mentre a Madonna di Campiglio, dove supera i 9.200 euro/mq, di ben il 44%.

A Ortisei, dove per acquistare serve mettere a budget quasi 8.500 euro/mq, la crescita è stata del 12,2% e, spostandosi sulla Vale d’Aosta, a Courmayeur si attesta sui 7.800 euro/mq, con un aumento del 17,5% rispetto a cinque anni fa.

Nelle altre mete considerate, tutte al di sotto dei 4.500 euro/mq, la crescita dei prezzi è stata più contenuta, con l’eccezione di Cervinia, che ha guadagnato il 16,6%, e La Thuile che, al contrario, ha perso il 6,5%.

Prezzi a parte, l’interesse per l’acquisto della casa in montagna è cresciuto, rispetto al 2018, in quasi tutte le località analizzate. Badia e Selva di Val Gardena, come anticipato, hanno fatto registrare aumenti superiori al +200%, mentre Ortisei segna un +189% e Madonna di Campiglio un +122%. In crescita di percentuali superiori al 60% anche Cervinia e Ponte di Legno. Solo a Courmayeur la domanda di case in vendita è scesa del 15%.

Al contempo, rispetto al 2018, i tempi di vendita si sono notevolmente accorciati in quasi tutte le zone turistiche, tranne per quanto riguarda La Thuile, dove invece sono quasi triplicati, e Cortina, in aumento del 50%. Per fare qualche esempio, a Madonna di Campiglio ci vuole poco meno di due mesi per concludere l’affare, a Ortisei due mesi tondi.

Le superfici medie minime cercate in montagna dagli utenti si sono ridotte rispetto a cinque anni fa. A Madonna di Campiglio, ad esempio, si è passati da 83 mq a 61 mq e a Courmayeur da 86 mq a 68 mq. Anche a Cortina e a Ortisei la ricerca si concentra su case più piccole. Un evidente conseguenza dell’aumento dei prezzi. Fanno eccezione La Thuile, dove si è passati da 57 mq a 72 mq, e Badia, dove oggi la media richiesta è di 67 mq contro i 53 di cinque anni fa.

Il trilocale rimane in generale la configurazione prediletta e, a livello di caratteristiche extra, il garage è quella più apprezzata dai potenziali acquirenti.

Antonio Intini Chief Business Officer di Immobiliare.it: “La seconda casa rimane una forma di investimento molto attrattiva per gli italiani, che spesso la scelgono in una località turistica così da poterne usufruire anche come casa per le vacanze. In particolare, la scelta della montagna assicura la possibilità di sfruttare l’immobile in modo continuativo durante l’anno, durante la stagione fredda per praticare gli sport invernali e nei restati mesi per passeggiate e momenti di evasione dalla vita in città. L’elevata domanda e la relativa scarsità di offerta in zone dove è spesso complesso costruire nuove abitazioni hanno fatto sì che queste località conoscessero una crescita continua dei prezzi”.

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